Il Napoli pareggia contro l’Inter al Meazza


Dopo la batosta con l’Atalanta il Napoli ha una buona reazione, giocando meglio dell’Inter, campione d’Italia e vice campione d’Europa, per buona parte del primo tempo e nel finale del secondo. Conte non vuole rischiare inizialmente Lobotka e conferma la stessa formazione delle gare precedenti, con Politano però schierato più offensivo e Mc Tominay leggermente più arretrato, anche per limitare la e giocate di Barella.

Le variazioni tattiche sono alquanto positive e il gol dello scozzese, ex Manchester united, può essere considerato il meritato premio alla buona partenza di gara del Napoli, che impegna Sommer con Kvaratskhelia e controlla bene le giocate interiste, che riescono a incidere poco sul fronte offensivo.

La parata di Meret di piede su Acerbi suggella la prima frazione positiva più del difensore interista, che del portiere napoletano. Infatti in precedenza l’ex nazionale italiano, che l’anno scorso era stato accusato da Jesus di utilizzare espressioni razziste, interviene con una grande chiusura su Kvaratskhelia, mentre Meret si lascia trovare impreparato sulla conclusione da lontano di Chalanoglu, che realizza nel finale della prima frazione il gol del pareggio.

Ma nell’occasione il secondo portiere della nazionale è stato tradito dal mancato intervento difensivo di Gilmour, che lascia troppo spazio alla conclusione del centrocampista turco, il quale comunque lascia partire una delle sue temibili conclusioni dalla distanza. Nella ripresa l’Inter si esprime un poco meglio, riuscendo ad essere più pericolosa e ad impegnare Meret con Dimarco, mentre il Napoli appare molto più attento a difendere che a costruire, anche quando finalmente Conte decide di fare tornare in campo Lobotka al posto di Gilmour.

Ma la vera notizia è un’altra, ed è veramente clamorosa, Chalanoglu sbaglia il suo primo rigore in Italia, al ventesimo tentativo, colpendo il palo, con Meret comunque bravo ad indovinare l’angolo scelto dal turco, che in un sol colpo fallisce il tiro dal dischetto e la possibilità di realizzare una storica doppietta contro la ex squadra di Maradona e dell’attuale compagno di squadra Zielinski. Il fallo non evidentissimo l’ha commesso Anguissa su Dumfries, mentre Conte come al solito fa uscire solo nel finale Lukaku a beneficio di Simeone e concedendo ancora meno minuti a Ngonge al posto di Politano.

Il migliore del Napoli nella ripresa però è proprio quello che non era sembrato esente da colpe nell’episodio del gol del pareggio dell’Inter, perché il portiere friulano che somiglia abbastanza a Dino Zoff, compie un paio di parate importanti su Barella e Lautaro Martinez. La vittoria dell’Inter sarebbe stata eccessiva, anche quando la squadra nerazzurra si ritrova a fine ripresa con cinque calciatori diversi in campo per il tentativo di Inzaghi di affidarsi a forze fresche, tra le quali spicca l’ex Zielinski, perché è il Napoli a concedersi il lusso di finire la gara in attacco e di sbagliare con il Cholito Simeone il gol del nuovo vantaggio, proprio nell’unica azione pericolosa della ripresa.

Alla fine il pari resta il risultato più giusto, che consente comunque al Napoli di restare al primo posto in classifica, anche se le vittorie di Juventus, Atalanta, Fiorentina e Lazio creano una vera e propria bagarre con sei squadre in appena due punti, un fatto da verificare ulteriormente dopo la sosta per gli impegni della nazionale e la prossima sfida del San Paolo Maradona contro la Roma, che ha appena esonerato Juric e deve scegliere tra il ritorno di De Rossi e l’affidamento a Mancini, ritenendo Mazzarri più vicino al ritorno sulla panchina del Torino, se Cairo decidesse come Delaurentiis di affidarsi agli ex trainer, per risparmiare. Di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore.

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