Gli azzurri di Antonio Conte sbancano Udinese con un secondo tempo veramente importante.
#UdineseNapoli1a3 Dopo la doppia sconfitta con la Lazio era atteso il riscatto del Napoli a Udine contro la squadra allenata dal tedesco di origini croate Kosta Runjaić, che però ha rischiato di complicare la situazione al collega Antonio Conte. Nel primo tempo infatti, la squadra partenopea, pur avendo il possesso palla non riesce a segnare, subendo le ripartenze di una non irresistibile Udinese, che con il minimo sforzo si porta in vantaggio sugli sviluppi di un rigore parato da Meret, ma compensato dalla ribattuta in rete dello stesso tiratore dal dischetto, il francese Thauvin. Il sostituto dell’infortunato Kvaratskhelia, Neres, è il calciatore che più insistentemente cerca la porta, impegnando in due circostanze il sicuro estremo rumeno Sava e tirando fuori in un altro paio di circostanze, mentre è ancora Thauvin ad avere un’occasione importante, che spreca come peraltro il rigore. L’occasione migliore del Napoli se la procura il nazionale del Camerun, Anguissa, che in piena area chiama ad un intervento molto difficile il bravo portiere dell’Udinese. Insomma, nonostante l’infortunio di Lovric che costringe Runjaic ad inserire Atta, un altro francese, il Napoli appare giocare con poca convinzione e sbagliare tanto a centrocampo, senza servire la benché minima palla a Lukaku. Nella ripresa finalmente Mc Tominay serve in profondità l’attaccante belga del Napoli, che realizza subito il pareggio, superando di forza un difensore e mettendo la palla alle spalle di Sava. Non è quindi Lukaku il problema del Napoli, quanto piuttosto la mancanza di qualità nelle proposizioni offensive. Bisogna pure rimarcare l’atteggiamento del var, che conferma il fallo di mano di Lobotka, mentre sorvola su un possibile fallo di Lucca su un discreto Anguissa, che pare più deciso dei suoi colleghi di reparto, apparsi invece timidi e stranamente insicuri con la palla tra i piedi. Anche l’esterno Politano con Conte non solo da alto è diventato più basso ma è anche finito in una preoccupante fase involutiva della sua carriera, il cui manifesto è un fallo pacchiano da ammonizione, per evitare una ripartenza.
Kamara prende il posto di Ehizibue nella ripresa con Conte, che invece come al solito aspetta la parte finale della gara per intervenire con le sostituzioni. Dopo gli errori commessi con la Lazio questa volta l’ex tecnico della nazionale ha avuto ragione a non effettuare cambi in attacco, perché il brasiliano Neres lo aiuta ad uscire da una situazione difficile, realizzando il gol del vantaggio, seppure con la complicità piuttosto evidente del difensore friulano Giannetti. Solo a questo punto Conte inserisce Simeone al posto di Lukaku e il Cholito è bravo a sfruttare il passaggio di Lobotka, favorendo l’inserimento di Anguissa, che trova il meritato premio del gol in una gara da protagonista del centrocampo, segnando davanti a Sava similmente a Lukaku. Gli ultimi cambi sono della disperazione da parte dell’Udinese, che toglie anche un difensore per inserire calciatori con caratteristiche offensive, mentre Conte inserisce Raspadori e Ngonge al posto di Neres e Politano solo per fare respirare i due esterni, senza la necessità di provare ancora a segnare. Insomma il Napoli riesce a riprendere il filo del discorso interrotto bruscamente due volte dalla Lazio di Baroni e a mettersi in scia di un’Atalanta, capace di vincere a Cagliari, seppure con un po’ di fortuna.
Nel recupero entra pure Gilmour al posto di Lobotka, per cominciare a preparare la prossima gara ancora in trasferta contro il Genoa del nuovo tecnico Patrick Viera, che ha sostituito il campione del mondo Alberto Gilardino e per il momento si può sorridere pure dopo un’ammonizione ingenuamente rimediata alla fine da un componente della panchina.