Umiliazione. Non c’è altro modo per definire questa partita. La Juventus, che non prendeva gol da otto partite, ne prende ben cinque dal Napoli. Non accadeva da Pescara Juventus del 1993 (in quel Pescara tra l’altro giocava proprio Allegri). Una vittoria che non chiude il discorso scudetto, mancano ancora troppe partite, ma il Napoli da una bella botta al campionato. E, forse, elimina la Juventus dalla lotta scudetto.
E sicuramente nemmeno il più sfegatato tifoso del Napoli avrebbe pensato di dare cinque gol alla Juventus. E dire che il primo tempo non faceva presagire una disfatta del genere. Dopo una quarto d’ora di studio arriva il primo gol degli azzurri. Di Lorenzo pesca Politano, cross in mezzo con Locatelli che spizza ma serve Kvaratskhelia che, in acrobazia, costringe Szczesny ad una super parata. Ma Osimhen è più lesto e fa uno a zero.
Poi arriva la risposta della Juevntus. Prima Rrhamani serve De Maria che si trova davanti alla porta e, fortunatamente per il Napoli, prende solo l’incrocio dei pali. Due minuti dopo Milik si smarca bene davanti a Meret ma non da né forza né precisione al suo colpo di testa.
Kvaratskhelia, oggi in stato di grazia, è una furia. E dopo il gol procurato arriva il suo gol personale. Buco enorme della difesa della Juventus con Bremer che lascia la palla per Osimhen, assist per il georgiano che è colpevolmente solo e raddoppia.
Gli ospiti provano anche a riaprire la partita con Di Maria. Batti e ribatti in area, Milik, complice un mezzo pasticcio di Kim, serve il Fideo che accorcia.
E, all’ultima azione del primo tempo, per poco non arriva il pareggio. Cross di Chiesa, Rrhamani devia verso la porta, ma Meret è strepitoso ed evita il pareggio.
Ma nel secondo tempo il Napoli tracima. E’ un monologo Napoli a senso unico. Rrhamani si fa persona l’errore e, con una sassata tremenda, fa il tre ad uno.
A questo punto al Juventus crolla del tutto. Il Napoli fa quello che vuole. E infatti arriva il quattro a zero con Osimhen prima e addirittura il cinque a uno con Elmas, subentrato ad un infortunato Politano.
Una disfatta impensabile per la Juventus. E questa può essere la partita che, mentalmente, potrebbe far svoltare il Napoli. E le energie mentali, Leichester insegna, fanno triplicare le energie fisiche.