Il Napoli di Antonio Conte continua la sua marcia. Vittoria importante ad Empoli. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo
Il Napoli riesce a vincere contro un avversario solido e ostico soprattutto per l’aggressività a centrocampo, che unitamente alla verve dello stabiese Sebastiano Esposito, ha messo in grande difficoltà la squadra di Conte, specialmente nel primo tempo. È emerso un problema del sistema Conte, il pressing acuito dall’assenza di Lobotka e se il Napoli non è mai riuscito ad impegnare il portiere toscano Vasquez, l’Empoli di D’Aversa invece impegna severamente l’ex Caprile con Pezzella, che fa soffrire tremendamente Politano e soprattutto il giovane campione Esposito addirittura con tre tiri piuttosto pericolosi.
Lukaku e Kvaratskhelia risultano piuttosto statici e prevedibili, ma nella ripresa la squadra di Conte alza finalmente un poco il ritmo e riesce a sfruttare le poche azioni d’attacco, anche per i felici inserimenti di Simeone e Olivera. Proprio il Cholito riesce a procurarsi il rigore decisivo, realizzato da Kvaratskhelia, che poi lascia spazio a Neres e Mazzocchi entra al posto di un Politano oggi lontano parente del calciatore che merita la nazionale. Il Napoli legittima la vittoria di misura, comunque un tantino fortunata, con le conclusioni degli scozzesi Mc Tominay e Gilmour, che va rivisto come sostituto del forte nazionale slovacco, mentre magari potrebbe essere schierato in alcune gare al posto di Anguissa. In ogni caso la vittoria di Empoli consente alla squadra partenopea di restare da sola al comando e questa è la più bella notizia in una gara non trascendentale, ma ancora una volta efficacemente concreta, che rafforza le speranze di restare protagonisti fino alla fine della stagione.