Il Napoli sbanca Salerno.Di Gianfranco Piccirillo
#SalernitanaNapoli0a2 Come era prevedibile la squadra di Spalletti è costretta ad una gara di attenzione contro la Salernitana del redivivo Nicola, che dopo le otto reti subite a Bergamo, è prima esonerato e poi richiamato dalla società del presidente Iervolino, l’ex proprietario della Pegaso, che ha salvato la serie A dopo l’esperienza del senatore Lotito nella città del governatore De Luca.
Solo all’ultima azione del recupero del primo tempo, il Napoli riesce a scardinare il fortino granata con il primo gol stagionale di capitan Di Lorenzo al termine di una bellissima azione e un assist felice di Anguissa.In precedenza solo un paio di occasioni di Osimhen e un gol annullato allo stesso attaccante nigeriano per fuorigioco in una squadra, che dopo l’eliminazione in coppa torna ai titolari, ma senza Kvaratskhelia, non convocato nemmeno dopo la forte influenza.
Senza il georgiano non c’è nessuno che provi a saltare l’uomo e forse anche per questo Spalletti preferisce Lozano a Politano e Rui ad Olivera, ma il compagno di nazionale messicana di El Chucky deve compiere una parata importante solo su Osimhen, con la Salernitana che prova a concedere poco spazio al Napoli in fase offensiva, anche quando Lovato è costretto a sostituire Gyomber al centro della difesa per infortunio.La squadra di Nicola riesce pure a rendersi pericolosa con Piatek, che impegna severamente Meret e costringe Kim Minjae ad un fallo di ammonizione, ma il Napoli, pur non brillando, ha sempre il pieno controllo della gara, riuscendo a trovare il gol alla fine della prima frazione.
Nella ripresa la squadra di Spalletti riesce subito a trovare il raddoppio con la ribattuta in rete della bella conclusione di Elmas e il capocannoniere del campionato avrebbe potuto segnare ancora poco dopo di testa, se non ci fosse stato stavolta un intervento davvero pregevole di Ochoa, che se non altro vince il confronto diretto con il connazionale Lozano.La Salernitana comunque continua a reggere il confronto oggettivamente impari, cercando di rientrare pure in partita con qualche giocata offensiva del solito Piatek, prima ancora della bella parata sul palo di Meret, e il terzo gol poteva essere realizzato da Mario Rui, che continua a inseguirlo da anni con apprezzabile ostinazione, ma che comunque sta regalando assist deliziosi e giocate da “professore” del calcio, come lo definiscono i tifosi.
Insomma la pratica di Salerno, Spalletti la supera in scioltezza e il portoghese Rui regala pure qualche preziosismo in fase di gioco, che indispettisce i tifosi locali ed esalta invece quelli napoletani residenti nella provincia salernitana, dopo il divieto delle trasferte di due mesi deciso dal giudice sportivo per i fatti incresciosi all’autogrill di Arezzo.Solamente nel finale arrivano i cambi, dopo che Zielinsky ha sprecato una punizione dal limite, confermando di non attraversare il suo momento migliore e così Spalletti lo sostituisce assieme a Lozano con Ndombele e Politano, mentre la Salernitana perde la solidità mostrata in precedenza, non arrivando a subire però un’altra goleada.
L’unica nota negativa di questa vittoria facile è l’ammonizione di Ndombele per un fallo inutile a centrocampo su Coulibaly, da non confondere con quello con la k che giocava nel Napoli e che forse si è pentito di averla lasciata, come peraltro Lorenzinho da Frattamaggiore, a dimostrazione che nel calcio come nella vita non devono essere i soldi a prevalere, ma i sentimenti.La squadra campione d’inverno da tempo, arriva alla quota ragguardevole di 50 punti alla fine del girone d’andata, nel quale ha perso con l’Inter e fatto pari unicamente con Lecce e Fiorentina.