La Supercoppa Italiana è del Milan che si gode il trofeo, l’Inter torna sul pianeta terra
Questa volta i minuti di recupero non hanno sorriso all’Inter come era successo sia contro la Juventus che contro il Napoli. Questa volta il derby ha sorriso il Milan che si porta a casa il trofeo con una rimonta incredibile. Quando sembrava tutto fatto per la squadra di Inzaghi arriva la remuntada rossonera che fa impazzire i tifosi. Conceiçao dopo aver battuto la Juventus ci prende gusto ed in un colpo solo si prende derby e trofeo. Non male.
L’Inter ha dalla sua le pesanti assenze, da Pavard passando per Acerbi e Thuram con Calhanoglu che ha alzato bandiera bianca nel corso della partita ma la squadra di Inzaghi ha avuto il demerito di sembrare troppo tenera nei momenti chiave della gara. Il Milan ha dato l’impressione di stare meglio fisicamente ed il secondo tempo è stato il copia-incolla del derby di campionato. Certo, i nerazzurri hanno anche avuto l’occasione che chiudere i conti ma nel calcio esiste una legge non scritta ossia “goal sbagliato-gol subito” che si è applicata alla lettera nella notte di Riyad.
Un problema in regia
Molto criticato il calciatore Asllani, che ancora una volta delude le aspettative. Quando manca Calhanoglu o quando il turco non è al top spesso iniziano i problemi di Inzaghi. Asllani finisce sulla lavagna dei “cattivi” per i tifosi ma ripetiamo che non è la prima volta che il calciatore non brilla e forse ha brillato raramente da quando veste in nerazzurro. Però attenzione, non bisogna dare la colpa al singolo.
La sconfitta dei dettagli
Se la direzione di gara non è piaciuta a molti tifosi dell’Inter, non è giusto parlare dell’arbitro anche perchè oramai il più era fatto. Il dettaglio è stato nelle parate di Maignan che ha giocato meglio di Sommer vincendo il duello a distanza ed inoltre e questo non è un dettaglio il Milan aveva più benzina nel motore.
La conclusione
La sconfitta fa male al popolo nerazzurro. Tanti infortuni ed il morale a pezzi per questa sconfitta ed inoltre servirebbero anche degli interventi importanti in squadra, dalla difesa passando per il centrocampo e magari anche un calciatore offensivo capace di spaccare la gara come ha fatto il Milan con Leao. Tutti ragionamenti per un inizio di 2025 che rimette tutto in discussione. Squadra ed anche allenatore anche perchè il derby perso, il secondo consecutivo in rimonta, lo stesso destino o quasi contro la Juventus sono gli indizi che fanno la prova ossia che l’Inter è ritornata sul pianeta terra.
Il tabellino della partita
INTER-MILAN 2-3
46′ Lautaro (I), 47′ Taremi (I), 52′ Hernandez (M), 80′ Pulisic (M), 93′ Abraham (M)
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrji (84′ Darmian), Bastoni; Dumfries, Barella (84′ Frattesi), Calhanoglu (34′ Asllani), Mkhitaryan (65′ Zielinski), Dimarco (65′ Carlos Augusto); Taremi, Lautaro Martinez. All. Inzaghi
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal (87′ Calabria), Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Musah (77′ Loftus Cheek), Fofana; Jimenez (50′ Leao), Reijnders (77′ Abraham), Pulisic; Morata. All. Conceiçao
NOTE: Ammoniti: Mkhitaryan, Dumfries, Tomori, Barella, Bastoni