Caso Icardi: spunta una nuova indiscrezione sul motivo scatenante


Il caso Icardi – Inter si arricchisce di nuovi risvolti; è sbucata una nuova indiscrezione riguardante l’origine della vicenda.

Dal 13 febbraio, giorno in cui l’Inter ha scelto di togliere la fascia di capitano ad Icardi per darla a Handanovic, molte persone si interrogano sulle ragioni di questo forte gesto. In un articolo del 7 marzo riportavamo quelle che allora erano le ragioni più plausibili:

La versione più accreditata è quella che vede lo spogliatoio delegittimare l’argentino in seguito ad alcune frasi della moglie-agente lesive nei confronti del gruppo. Sembrerebbe che molti giocatori abbiano chiesto al numero 9 di dissociarsi e che abbiano ricevuto risposta negativa; inevitabile la rimozione della fascia. Spalletti, per tentare di tenere in pugno lo spogliatoio, si è schierato contro il bomber. Poi ci sono le versioni caldeggiate da chi è vicino ad una delle due parti in causa. L’Inter ritiene che dietro i cattivi comportamenti del killer di Rosario ci sia un’offerta della JuventusIcardi ed il suo entourage dal canto loro sono convinti che la fascia gli sia stata tolta perché la società vuole vendere l’attaccante nella sessione estiva. Da quel 13 febbraio l’argentino rifiuta di allenarsi col resto del gruppo lamentando un’infiammazione al ginocchio, ma la società, dopo controlli specifici effettuati il 20 febbraio, annuncia che questa non gli impedisce di giocare.

Una nuova indiscrezione racconta un’altra versione dei fatti, ma andiamo con ordine. E’ risaputo che i rapporti tra Icardi e parte degli altri calciatori interisti non fossero idilliaci da parecchio tempo. Alcuni atteggiamenti dell’ex capitano sono additati come presupponenti da parte specialmente dei croati. Uno dei gesti più discussi risale al novembre del 2017 quando l’argentino di ritorno da tre giorni di vacanza decise di tornare ad Appiano Gentile in elicottero atterrando sui campi da gioco. Lo scorso giugno la Juventus formula un’offerta all’Inter per il centravanti, l’offerta prevede un conguaglio e lo scambio con HiguainSpalletti vorrebbe che la trattativa andasse in porto perché ritiene Higuain più funzionale al suo gioco, ma la proprietà cinese rifiuta l’offerta forte anche della voglia di restare del killer di Rosario. Nei mesi successivi iniziano i tira e molla tra Wanda Nara (moglie-agente del numero 9) e la società per il rinnovo di contratto. L’indiscrezione riguarderebbe, però, i fatti accaduti tra l’8 ed il 9 gennaio di quest’anno. I nerazzurri tornano ad allenarsi l’8 gennaio dopo le festività natalizie ma alcuni giocatori hanno dei problemi a rientrare per quel preciso giorno. Mauro riferisce al tecnico che il suo volo è stato cancellato e chiede se debba affittare un aereo privato per arrivare puntuale; l’allenatore risponde che non è un problema e che può arrivare con un giorno di ritardo. Dall’altra parte i croati hanno avuto la stessa complicazione ma sono riusciti ad arrivare in Italia nel giorno prestabilito grazie ad un aereo privato pagato da Vrsaljko. Questi ultimi, saputo di Icardi, espongono la situazione alla società; i dirigenti, per evitare guai peggiori, infliggono una multa di 100.000 euro al centravanti. L’argentino, una volta saputo della multa, si sente preso in giro da Spalletti e decide di non pagare l’ammenda. Successivamente Nainggolan si arrabbia visto che lui aveva firmato la multa e chiesto scusa ai compagni, cosa che non ha fatto Icardi. I rapporti tra l’attaccante e l’allenatore cessano e la squadra attraversa un periodo negativo. Tra gennaio e febbraio Wanda Nara rilascia diverse dichiarazioni, alcune lesive nei confronti dei compagni di squadra del marito e la dirigenza si vede costretta a togliergli la fascia di capitano. Nei colloqui delle ultime settimane tra Icardi e la dirigenza interista, l’ex capitano avrebbe manifestato la voglia di rimanere a patto di una cessione dei croati; tuttavia Marotta non sembrerebbe intenzionato a rinunciare a Brozovic.

 

Questa indiscrezione, se confermata, permetterebbe di guardare la vicenda diversamente rispetto a quanto fatto finora. Il motivo scatenante non parrebbe una cosa tanto grave da giustificare i provvedimenti della società. La dirigenza avrebbe cercato solamente un pretesto per agevolare una possibile sua futura cessione. Dal canto suo, però, Icardi non è neanche lui nel giusto, dato che tutta questa situazione non è una condizione necessaria e sufficiente per astenersi dai suoi doveri.

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