Profili: I 110 anni dell’Inter è fatta di gesta di persone che essi siano presidenti, allenatori, giocatori o altri che hanno reso questa società grande. Ricordiamoli…
Paramithiotti Giovanni: Uno dei soci fondatori e primo presidente della neonata squadra neroazzurra. Di origini ebraiche, industriale veneziano rimane in carica per un solo anno. Alla sua fama di noto iettatore tanto da guadagniarsi il sopranome di “Toccaferro“, allo stadio a vedere la sua amata Inter doveva andare camuffato on baffi e barba.
Muggiani Giorgio: Pittore futurista e autodidatta, cartellonista molto cercato negli anni Venti e Trenta nasce a Milano il 14 maggio 1887. Scopre la passione per il calcio durante gli studi in Svizzera diventando socio del Milan Football and Cricket Club. I continui dissidi con il presidente Campiero gli portano alla famosa scissione con altri 43 soci. Rimangono famose le parole pronunciate la sera del 9 marzo 1908 al ristorante L’Orologio:
“Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perché noi siamo fratelli del mondo”.
La scritta FCIM su un fondo formato da un cerchio color oro avvolto in un cerchio nero a sua volta avvolto da uno azzurro che ha caraterizzatto la stemma del Beneamata porta la sua firma. Muore a Milano il 30 maggio 1938.
Marktl Hernest Xavier: Primo storico capitano dell’Inter nonche uno dei fondatori del club neroazzurro. Nasce il 23 giugno 1887, probabilmente a Ettringen, in Germania, anche se molti dicono che sia svizzerro. Di ruolo fa il difensore e porta la simbolica fascia di capitano sia nella prima storica uscita nella Coppa Gotzloff, del 4 ottobre 1908 contro il Genoa ed anche le prime due partite ufficiali di campionato del 1909 contro il Milan e US Milanese.
Gama Achille: L’attaccante nativo di Parà è il primo brasiliano a giocare nel campionato italiano e a segnare il primo gol ufficiale della storia neroazzurra. Da poco compiuti 17 anni, il 10 gennaio 1909 segna il gol del pareggio nella sconfitta per 3-2 contro il Milan. Achille Gama risulta pure tra i soci fondatori e fino al 1914 veste il neroazzurro 46 volte segnando 19 reti. Smesso di giocare diventa un apprezzabile giacchetta nera. Nella stagione 1932-33 guida il Bologna subentrando alla 26^ giornata l’ungherese József Nagy.