Gli azzurri di Luciano Spalletti dominano ma il rosso a Pellegrini cambia tutto.
Il racconto di Gianfranco Piccirillo
Gli spettatori dell’Olimpico non si sono annoiati in una gara, che ha regalato tanti gol e diverse emozioni, compresa quella iniziale per il ricordo dell’indimenticabile Totò Schillaci.Fino all’evitabile fallo di espulsione di Pellegrini, la nazionale di Spalletti ha dominato nel gioco, realizzando due reti in scioltezza con Cambiaso e Retegui, e un Demarco scatenato, che i belgi allenati dall’italiano Tedesco non riuscivano a fermare.
Tutta la nazionale sembra continuare sulla falsariga delle gare precedenti di Nation League contro peraltro una nazionale belga priva di elementi importanti nel settore offensivo.L’espulsione di Pellegrini, decretata dal var, avendo l’arbitro dato solo il cartellino giallo al romanista, cambia la partita, perché il Belgio subito dopo trova il gol con De Cuyper, concludendo al meglio uno schema pregevole su un calcio piazzato.Trossard nella ripresa completa la rimonta, con un’altra azione schematica ottenuta da un piazzato, fatto che conferma l’operato apprezzabile del tecnico del Belgio e anche la qualità tecnica di una nazionale, ancora ai primi posti del ranking mondiale, che in superiorità numerica cerca anche la vittoria, mostrando una netta supremazia territoriale.
Spalletti inserisce Udogie e Fagioli al posto di Demarco e Ricci e poi Raspadori e l’esordiente Pisilli per Retegui e Tonali, concludendo i cambi nel finale con Bellanova al posto di Frattesi, che ha avuto l’unica occasione per l’Italia nel secondo tempo.Il pari può essere considerato in modo positivo anche perché il var non è intervenuto su un possibile episodio da rigore in area azzurra subito dopo il pareggio del Belgio, che alla fine ha più da recriminare per i punti persi.
Il pareggio però in abbinamento con la vittoria della Francia in Israele rimette in discussione il primo posto dell’Italia nel girone, che oltre a significare la conquista della semifinale della Nation League assicura pure un opzione in vista della qualificazione ai prossimi mondiali.Ma nulla è ancora compromesso anche perché lunedì a Udine si possono conquistare altri tre punti contro Israele, in una gara che diventa più delicata per le vicende internazionali della guerra in Medioriente dopo gli ultimi accadimenti in Libano, piuttosto che per la classifica, che al momento sorride ancora all’Italia di Spalletti, nonostante il mezzo passo falso di stasera.