Italia rispetta il copione contro Malta


Italia tutto facile contro Malta.Il commento post gara di Gianfranco Piccirillo

ItaliaMalta4a0 Spalletti affronta la partita con il fantasma di un presunto scandalo scommesse nel calcio italiano, dovendo rinunciare a Tonali e Zaniolo, oltre agli infortunati Zaccagni e Chiesa contro il fanalino di coda del suo girone, Malta allenato dal collega italiano Marcolini.

Nel primo tempo la nazionale non gioca bene, ma colpisce la traversa con Mancini e soprattutto realizza due bei gol con i redivivi in nazionale Bonaventura e Berardi, che peraltro finora sono stati entrambi grandi protagonisti in campionato.L’ex allenatore del Napoli rinuncia a Di Lorenzo in difesa, scegliendo Darmian e punta ancora su Locatelli a centrocampo assieme a Barella e Bonaventura con l’attacco inedito firmato da Kean, Raspadori e il goleador del Sassuolo Berardi.

L’attaccante del Napoli non gioca bene neanche come attaccante centrale e così Spalletti nella ripresa lo sposta sulla corsia esterna sinistra con prima punta lo juventino Kean, che si è mosso abbastanza bene sul tutto il fronte d’attacco, anche se non è riuscito a concludere in porta.Il capitano stabiese Gigio Donnarumma non ha dovuto compiere nessun intervento contro una nazionale maltese non certo irresistibile, che rinuncia completamente ad attaccare, attuando una difesa attenta sul tridente offensivo, che nella ripresa sfiora la segnatura diverse volte prima di realizzare il terzo gol ancora con Berardi.

Spalletti fa entrare Frattesi e Orsolini al posto di Barella e Berardi, che riceve gli applausi del caloroso pubblico dello stadio San Nicola di Bari.Spalletti poi fa entrare pure Biraghi, Scamacca e il giovane Udogie, che esordisce in nazionale maggiore al posto di Bonaventura, Kean e Dimarco, stasera non particolarmente brillante e la gara continua con il solito copione dell’Italia, che attacca e Malta che non riesce nemmeno ad evitare di subire il poker per il gol nel recupero di Frattesi, che ancora una volta dimostra la sua efficacia in fase offensiva.

Insomma la gara in se stessa non poteva dare più problemi dello scandalo scommesse e così un giudizio tecnico più compiuto sulla nazionale di Spalletti lo si potrà dare solo dopo la gara di Wembley contro la forte capolista Inghilterra, che se da un lato preoccupa soprattutto per la presenza del giovane top player Bellingham, dall’altro rievoca i dolci ricordi della finale degli europei vinti dagli azzurri appena due anni orsono.

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