Italia vincente ancora, il punto post gara


Italia vincente ancora, il punto post gara di Gianfranco Piccirillo:

Italia vincente in Lituania: L’ultimo gol della nazionale contro la Lituania era quello del campione stabiese Fabio Quagliarella e la squadra di Mancini ha faticato tantissimo prima di trovarne un altro questa sera in una gara piuttosto brutta e noiosa soprattutto per 46 minuti. Nel primo tempo praticamente vanno segnalati solo un mancato tiro di El Shaarawy a pochi metri dalla porta, una conclusione di Emerson Palmieri respinta dal portiere e un piccolo tocco in area lituana sul deludente Bernardeschi, che solo l’arbitro sloveno della gara contro la Bulgaria avrebbe potuto sanzionare con il rigore e forse neanche lui. Insomma la Lituania, il cui presidente della federazione calcistica è lo zar dei tempi belli dello Stabia, Thomas Danilevicius, nel primo tempo si è difesa bene, conoscendo meglio il manto sintetico dello stadio di Vilnius e ha costretto lo stabiese Donnarumma a qualche intervento riparatore da difensore aggiunto. La nazionale solo nella ripresa ha ritrovato i sensi del gioco a cui ci ha abituato ormai da tante partite Mancini, proprio perché Sensi ha sostituito uno spento Pellegrini e Chiesa un abulico e inguardabile El Shaarawy, che evidentemente è tornato dalla Cina come un faraone un po’ mummizzato. Così Sensi ha tirato in porta, trovando il portiere lituano non irreprensibile e riuscendo finalmente ad aggiungersi a Quagliarella nel tabellino speciale delle reti azzurre contro la nazionale di Danilevicius e subito dopo Chiesa, Bernardeschi e Immobile avrebbero potuto segnare ancora, trovando Svedkauskas però più preparato a respingere. Il portiere lituano compie la parata più difficile su Locatelli, mentre Immobile non riesce a trovare lo specchio della porta, dopo essersi ben liberato al tiro e Pessina pure lo impegna piuttosto severamente, prima di lasciare il posto a Barella. La scarpa d’oro di Torre Annunziata non ha lo smalto della scorsa stagione e continua a sbagliare gol anche se nelle successive occasioni è ancora bravo Svedkauskas a coprire bene lo specchio della porta e nel calcio quando si sbaglia troppo si rischia la beffa.

Così è bastata una piccola disattenzione di Toloi per permettere alla Lituania di sfiorare il pari nell’unica azione pericolosa che giunge addirittura a metà del secondo tempo con un colpo di testa di Cernich, comunque certamente meno clamoroso di quello di Immobile che praticamente manca il gol da pochi metri a porta sguarnita. Deve però poi superarsi Donnarumma di piede ad evitare il gol del pari della Lituania a pochi passi da lui, seppure da posizione defilata. L’assenza di Insigne sommata a quelle di Verratti e Jorginho ha depotenziato notevolmente il gioco della nazionale, che nell’ultima parte della gara è stata costretta a difendere lo striminzito vantaggio, ma fortunatamente sia Bastoni che Mancini non hanno fatto rimpiangere i difensori centrali titolari, mentre Spinazzola ha sostituito nel finale Emerson sulla corsia bassa sinistra con Donnarumma, che quindi riesce a terminare, per la sesta volta consecutiva, da imbattuto la sua gara con la nazionale. Mancini quindi raggiunge anche il record di Lippi delle 25 partite utili consecutive e può dare l’assalto a quello delle 30 di Pozzo e dei minuti senza subire reti. Le ultime emozioni sono il gol fallito da Locatelli, che si fa irretire ancora da Svedkauskas, la traversa di Petravicius seppure in fuorigioco, l’ultimo cambio forzato di Mancini costretto a fare entrare Acerbi per l’infortunato Bastoni, e il rigore di Immobile a fine recupero, che fissa il punteggio classico del 2-0, che si ripete per la terza volta in queste prime gare di qualificazione del girone e per la quinta nelle ultime cinque in totale. Non c’è due senza tre quindi nel punteggio e nelle vittorie azzurre nelle prime eliminatorie, un fatto che non deve esaltare considerando gli avversari, ma che può servire soprattutto a dimostrare la forza del nostro apparato difensivo, che parte dagli attaccanti e finisce nella solidità ormai collaudata del portierone di Castellammare di Stabia.

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