Juve Stabia le vespe di Guido Pagliuca pareggiano allo Stadio Romeo Menti, il racconto di Gianfranco Piccirillo dell’associazione Stabiamore.
Pagliuca per l’ultima gara dell’anno, che è la prima del girone di ritorno, sceglie Piscopo trequartista e rischia Floriani Mussolini, nonostante il torcicollo, tenendo capitan Buglio in panchina, mentre Greco nuovo tecnico del Frosinone, che sta risollevando la squadra ciociara non concede alcun tipo di spazio all’ex stabiese Gigi Canotto. La gara è ruvida, molto combattuta ed equilibrata fin dall’inizio, con lo Stabia che gestisce il possesso palla, ma gli ospiti sono veloci e temibili nelle ripartenze. La formazione di Greco sfiora il vantaggio, quando Dabboe toglie la sfera a Leone e innesca un temibile contropiede, servendo Kvernadze, che scarica a sua volta per Anthony Oyono, chiuso splendidamente da Varnier. Il Frosinone si rende pericoloso anche con Kvernadze, colpendo di testa su traversone dell’ex napoletano Ambrosino, ma la palla finisce sul fondo. Così praticamente lo Stabia passa in vantaggio alla prima vera occasione, sugli sviluppi di un angolo battuto da Leone con Ruggero che colpisce la traversa e Adorante è bravo a ribadire in rete la palla. La reazione dei ciociari è affidata ancora a Kvernadze, che manda di sinistro a lato.
Alla mezz’ora c’è un’ altra iniziativa del georgiano, che serve uno Jérémy Oyono sprecone a pochi metri dalla porta di un Thiam, comunque abile nelle uscite alte e a bloccare un paio di conclusioni degli attaccanti ciociari, mentre un agitatissimo Greco si fa espellere dall’arbitro per proteste dalla panchina, andando a collocarsi in tribuna stampa. Pagliuca non effettua cambi dopo l’intervallo e lo Stabia legittima il vantaggio, facendo benissimo nei primi minuti in avanti, anche se il Frosinone con Monterisi raccoglie una giocata del bravissimo Darboe, che non perde una palla a centrocampo, si accentra e conclude, ma Thiam riesce a parare con facilità con l’aiuto della difesa. Lo Stabia riesce anche a fare il secondo gol, sempre sugli sviluppi di un calcio piazzato e dopo il tocco di Varnier, che non mette dentro da pochi passi, il solito Bellich è puntuale a ribadire in rete, ma il var con ritardo interviene per convincere l’arbitro a tornare sulla sua decisione per un tocco di braccio dell’ex Cittadella, che negli anni passati sarebbe stato considerato sicuramente involontario. Lovisa si fa espellere dall’arbitro per proteste dalla panchina e Floriani Mussolini avrebbe potuto fare scatenare nuove polemiche nell’esultanza di un Menti gremito in ogni ordine di posto, ma solo davanti a Cerofolini si fa ribattere il tiro dal portiere, comunque abile a chiudere lo specchio in uscita.
Come avviene spesso nel calcio da gol sbagliato si arriva a quello subito, con la complicità di un errore clamoroso di Piscopo a centrocampo, che favorisce Partipilo, che dà il via al contropiede, poi raccoglie l’assist di Ambrosino e batte Thiam. Pagliuca cerca di fare reagire la squadra alla sberla del pareggio con un triplo cambio, vale a dire Rocchetti, Buglio e Meli al posto di Bellich, Leone e Piscopo, fischiato dal pubblico per il grave errore precedente. Anche il Frosinone effettua tre cambi contemporaneamente e nel lungo recupero entra pure il redivivo Maistro al posto di Candellone, e questa è comunque è una buona notizia per lo Stabia per la ripresa dopo la sosta di gennaio, anche perché è sua l’ultima conclusione della gara, che finisce in rissa a ridosso degli spogliatoi, dopo un altro tiro parato da Cerofolini. Non resta che stare in attesa di eventuali acquisti sul mercato di gennaio, oltre a qualche possibile cessione, si spera però solo di rincalzi. Insomma oggi poteva andare meglio, ma la classifica sorride ancora alle vespe per un 2024, che è stato davvero straordinario, e a questo punto auguro a tutti i pazienti lettori dei miei commenti sullo Stabia di trascorrere un nuovo anno altrettanto entusiasmante dal punto di vista sportivo, ma soprattutto ricco di tanta serenità e salute.