Guido Pagliuca l’apostolo del Cholo Simeone


Guido Pagliuca è protagonista del nostro racconto ma il nostro è un viaggio nel mondo degli allenatori che hanno fatto la storia del calcio. Il quesito è questo: Mister Guido Pagliuca sembra che abbia studiato il dogma del grande allenatore Argentino Simeone.

 

Una scuola di pensiero e di vittorie

Nel mondo del calcio se vogliamo giocare con la storia ci sono state praticamente da sempre tante scuole di pensiero che hanno diviso i fans come succede negli States per le elezioni. Partito democratico o Partito repubblicano. La stessa cosa succede quando un allenatore riesce ad attirare e sedurre i tifosi con il suo gioco, le sue idee ed il suo carisma ed ovviamente con le vittorie che non sono mai un dettaglio. Helenio Herrera ad esempio e Nereo Rocco sono stati due grossi ed infiniti monumenti del nostro calcio che hanno vinto, fatto la storia e diviso i malati del pallone.

Più avanti è successa una storia simile con altri due allenatori vincenti ossia Arrigo Sacchi e Giovanni Trapattoni. Si potrebbe andare avanti per ore ed ore e raccontare tanti esempi. Fabio Capello e Marcello Lippi a dividere gli Italiani su chi fosse più bravo, un quesito davvero niente male. Con l’evoluzione della tecnologia e con internet sono entrate nelle nostre case anche il calcio europeo e mondiale. Oggi seduti sul divano possiamo guardare una partita di Premier League o di Bundesliga con una facilità incredibile cosa praticamente impossibile nel calcio di un tempo. Abbiamo conosciuto ed ammirato l’impresa in Champions League di José Mourinho ai tempi del Porto dove lo “Special One” voleva prendersi il trono di miglior allenatore del mondo. Il tecnico di Setubal ha vinto tantissimo ma sulla sua strada ha dovuto spesso fare i conti con allenatori importanti come Pep Guardiola e Carlo Ancelotti.

La storia recente del calcio recita anche di un allenatore importante come Jürgen Norbert Klopp che ha fatto la storia degli ultimi anni a Liverpool e se vogliamo restare nella patria dei Beatles come non possiamo citare Rafa Benitez. Bob Paisley e Bill Shankly nel contesto Reds ci stanno benissimo.

Vincere la Coppa dalle grandi orecchie è un qualcosa che ti fa entrare nella leggenda come è successo a molti allenatori e  gente del calibro di Ottmar Hitzfeld, Sir Alex Ferguson, Jupp Heynckes, Ernst Happel che ci sono riusciti per ben due volte. Zinédine Zidane ha fatto un incredibile tre su tre mentre la vittoria più incredibile è stata quella del grandissimo Brian Clough e la leggenda del suo Nottingham Forest.

Forse siamo usciti fuori tema ma quando si parla di grande calcio o se preferite di grandi allenatori la voglia di scrivere e raccontare è enorme perchè stiamo citando gente che ha fatto la storia di questo sport. Nel calcio ci sono le vittorie ma anche allenatori che nel corso della storia hanno sfiorato la grande impresa in Champions League come Massimiliano Allegri, Simone Inzaghi nella storia recentissima. Abbiamo parlato di grandi allenatori ma manca l’involontario protagonista di questo racconto ossia Diego Pablo Simeone.

L’allenatore Argentino con un passato in Italia da calciatore ma anche da allenatore a Catania ha raggiunto due finali di UEFA Champions League senza vincerla ma ha vinto moltissimo nel corso della sua carriera.

Il “Cholismo” e la religione dei fans Colchoneros

E’ vero che al momento che a Simeone manca la Champions League ma da allenatore ha vinto due volte la Primera División argentina con Estudiantes (LP) e River Plate e due volte la Primera División spagnola con l’Atlético Madrid (2014 e 2021), con cui si è aggiudicato anche una Coppa del Re, una Supercoppa spagnola, due Supercoppe UEFA e due Europa League. Non male come bottino.

Il termine  “Cholismo” è entrato nel nostro vocabolario. Un gruppo di calciatori capitanati dal suo allenatore. Un generale ed il suo esercito con la squadra che offre una battaglia calcistica. Fatica, sudore, corsa, grinta, sofferenza ma anche grande organizzazione del modello di gioco.

Il “Cholo” Pagliuca?

Non abbiamo mai chiesto al Mister se abbia studiato qualcosa del Cholo ma per chi vede le partite della sua Juve Stabia un qualcosa di vero esiste, il classico indizio che fa la prova. La maglia gialloblu come una causa ed un gruppo di ragazzi che butta il cuore oltre l’ostacolo per vincere la partita. I ragazzi che soffrono in campo e Mister Pagliuca a soffrire in panchina a giocare la partita con i suoi ragazzi come se fosse un “allenatore-giocatore”. Uno spirito di sacrificio, un mantra che piace molto ai tifosi per una squadra tosta e piena di energia sempre pronta per la battaglia calcistica. Parole e musica di Mister Guido Pagliuca, forse un apostolo del Cholo Simeone.

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