La famosa frase “Houston, abbiamo un problema”, utilizzata anche da Ron Howard durante le riprese di Apollo 13. Il nostro editoriale del lunedi inizia cosi perchè il fattore “calcio piazzato” sta diventando un problema per la comitiva gialloblu.
La Juve Stabia esce sconfitta dallo Stadio “Romeo Menti” contro la Cremonese di Mister Eugenio Corini. E’ stata la classica partita tutta da decifrare con i Grigiorossi bravi a segnare nei momenti caldi della sfida.
Il goal al pronti via poteva essere la classica mazzata per la squadra di Mister Guido Pagliuca ma le vespe piano piano hanno risalito le quote riuscendo a pareggiare la contesa grazie al graffio su rigore a firma di Andrea Adorante. Bene ancora una volta il giovane Fortini che ha buttato il classico pepe sulla partita. Il punto del pareggio offre nuova energia ai padroni di casa che premono e forse avrebbero anche meritato di chiudere al “thè caldo” con il vantaggio. Nella ripresa la Juve Stabia iniziava a perdere smalto e la Cremonese forte anche di una panchina top cambiava le carte sul tavolo. Il goal di Vazquez ha il classico sapore della sentenza con le vespe che non hanno più la forza di rialzarsi dalla mazzata.
Come successo a Modena, come successo nel primo tempo di Genova e come successo anche ieri pomeriggio allo “Stadio Menti” ancora una volta le palle inattive hanno fatto tutta la differenza del mondo. Un dato evidenziato anche da Mister Guido Pagliuca in Sala Stampa nel post gara ma un fattore che sta iniziando a diventare un problema atroce per la Juve Stabia. In questo ragionamento mettiamoci anche che il punto partita per la squadra di Corini è stato il classico regalo di Natale in anticipo con la difesa troppo tenera in marcatura e con Thiam non proprio perfetto nell’intervento.
Una sconfitta che fa male, molto probabilmente anche immeritata ma quello che è mancato ieri è stato anche il classico veleno nella coda con le vespe che hanno fatto poco per provare a riscrivere un nuovo risultato. Merito degli avversari sicuramente ma il rammarico più grande è quello che è stato ma anche quello che poteva essere. Lo stop logicamente non condiziona il grande percorso della squadra di Pagliuca ma a Cosenza servirà maggiore attenzione magari andando a limare proprio il fattore “palla da fermo”.