“Il tuo cuore è come una pietra coperta di muschio, niente la corrompe”. Per questo editoriale del lunedi abbiamo scelto una frase di una canzone del genio di Franco Battiato dal titolo ” Un irresistibile richiamo”. Il cuore delle vespe di Pagliuca ancora una volta si dimostra duro come la pietra.
Juve Stabia Brescia è finita nella soffitta dei ricordi. Questa gara entra a pieno titolo nei capitoli belli da conservare in questo 2024 ricco di soddisfazioni per la Castellammare sportiva. Il Brescia forte del suo blasone e di una rosa impossibile non è riuscita ad imporsi allo Stadio Menti contro una Juve Stabia che ha giocato praticamente tutta la partita con l’inferiorità numerica. Il rosso a Varnier al minuto 15 è il classico episodio che avrebbe “matato” il toro nell’ arena. La squadra di Pagliuca fa di necessità virtù e moltiplica idee ed energie sul manto erboso e piano piano, centimetro dopo centimetro inizia a prendere le misure al Brescia.
Si vede la solita squadra organizzata ed ordinata, ben messa in campo da un Guido Pagliuca che guida i suoi pedoni come un maestro di scacchi. Nasce una partita molto interessante dove gli ospiti producono poco o nulla. Il Brescia ha avuto due occasioni importanti, la prima con Borrelli ad inizio gara e poi una nel finire quando una carambola impazzita colpisce Folino ma Thiam vola come ha fatto ad inizio partita. Al netto invece le vespe creano prima un colpo di testa di Pierobon, poi un tiro di Fortini che avrebbe meritato maggior fortuna e nel finale Piscopo appena entrato ha la palla della gloria cestinata da buona posizione. Arriva un punto importante e di prestigio per i gialloblù ma i rimpianti sono tanti perché si poteva tranquillamente raccontare di un qualcosa di estremamente diverso. Resta però il fatto non trascurabile che si è vista una squadra in salute e con questo fattore la trasferta di Cittadella fa un pochino meno paura.