Juve Stabia è stata una domenica insolita o se preferite particolare quella che abbiamo vissuto a Capracotta. Doveva essere una giornata di ritiro ma le cose non sono andate benissimo.
Una domenica dai due volti
Con gli amici di “Juve Stabia live” e “Vivicentro” abbiamo raggiunto la sede del ritiro delle vespe gialloblu ossia il campo “Erasmo Iacovone” dove la struttura è dedicata all’ attaccante, deceduto ancora in attività, a 25 anni, a causa di un incidente stradale, mentre militava nel Taranto. La leggenda che porta il nome dello Stadio del Taranto è nativo proprio di Capracotta.
I calciatori hanno lavorato e sudato agli ordini di Guido Pagliuca dove hanno alternato nel corso della mattinata il lavoro sul campo e quello della palestra.
Dopo gli allenamenti è stato tempo di relax per la squadra. Da ricordare che ieri molti tifosi gialloblu hanno raggiunto Capracotta per vivere una domenica tutta gialloblu e non sono mancati i selfie con i calciatori sempre molto disponibili e cortesi con i tifosi.
Cambia lo scenario
Nel pomeriggio alle ore 17,30 era prevista un test in famiglia, una bella occasione per vedere all’opera tutta la rosa di Mister Guido Pagliuca ma la pioggia intensa diventa il classico ospite indesiderato.
Dopo tanta attesa la pioggia non smette di cadere giù anzi con il passar del tempo quello che sembrava il classico “acquazzone estivo” di breve durata diventa un temporale dal sapore invernale e tanti saluti alla partita per la delusione dei tanti tifosi arrivati da Castellammare nel primo pomeriggio per abbracciare la squadra. Con questo clima non proprio amichevole diventa materia difficile raccontare e svolgere il proprio lavoro con difficoltà anche nelle interviste post gara perchè stiamo parlando di una struttura praticamente all’aperto senza una vera sala stampa.
Con questa immagine si è chiusa questa domenica estiva insolita e ricca di colpi di scena ma si spera per i tifosi e non solo…..Juve Stabia bagnata, Juve Stabia..fortunata che possa essere un buon augurio per il campionato di cadetteria.