Gianfranco Piccirillo commenta il pareggio delle vespe:
#StabiaFidelis1a1 Novellino conferma la squadra che ha battuto l’Avellino, limitandosi a sostituire lo squalificato Mignanelli con D’Agostino, autore del gol decisivo nel derby. La gara è interessante perché entrambe le squadre cercano la vittoria per i rispettivi obiettivi e la Fidelis Andria di Cudini è seguita da tanti sostenitori, nonostante la diretta televisiva decisa per la zona pugliese, mentre i tifosi stabiesi hanno risposto parzialmente alla giornata gialloble’ decisa dalla società, dopo aver però partecipato numerosi alla manifestazione in mattinata per riottenere le acque minerali di Castellammare. Nel primo tempo ci sono due occasioni clamorose per parte, con Caldore da parte dello Stabia, prima di piede e poi di testa, entrambe da posizione molto favorevole sprecate malamente e con l’ex centrocampista della squadra di Castellammare, Fabio Castellano ed Ecuban sulla sponda della Fidelis Andria. Caldore è protagonista in negativo anche nell’occasione di Castellano, sventata da Barosi con una buona parata, mentre alla mezzora si infortuna Bentivegna, il pupillo di Novellino, che è costretto a fare entrare Silipo al suo posto con il diffidato Altobelli, che si fa stupidamente ammonire per proteste nella stessa azione. La ripresa si apre con altre due occasioni, la prima per Silipo che tira alto sulla traversa e la seconda che finisce similmente per Dibril. Anche Bolsius tenta una conclusione da fuori area che finisce alta sulla traversa, fino a quando lo stesso esterno offensivo della Fidelis non si inserisce con abilità in area stabiese, servendo al portoghese Costa Ferreira la palla del vantaggio. Novellino per recuperare la gara inserisce Volpe al posto di D’Agostino, cambiando pure il modulo con due punte ora in campo. In pochi minuti prima arriva una clamorosa occasione per Zigoni, che Volpe non riesce a ribadire in porta a pochi passi dalla linea cogliendo un palo in comproprietà, ma subito dopo c’è il gol del pareggio, proprio con Michele Volpe, che stavolta non può sbagliare su preciso assist di Silipo da posizione ancora più ravvicinata rispetto alla porta difesa da Verdelli. Cudini inserisce Salandria e Arrigoni per provare a vincere nel finale, ma lo Stabia con il nuovo modulo è più incisivo nelle ripartenze, anche per la vivacità di Silipo nel sostenere i due attaccanti Zigoni e Volpe e la buona proposizione a centrocampo sia di Berardocco che di Scaccabarozzi, che però anche lui da diffidato si fa ammonire. Nel finale Cudini si gioca tutte le carte a sua disposizione, inserendo pure Ventola e Micovschi e aumenta la pericolosità offensiva, vanificata però dalla posizione di fuorigioco che impedisce alla Fidelis Andria di riportarsi in vantaggio proprio con il primo dei nuovi subentrati. Novellino a questo punto decide di sostituire Zigoni e Altobelli con il giovane Alessio Rosa e Ricci, parente acquisito del direttore sportivo, Giuseppe Di Bari, ma è sempre la squadra ospite a cercare con maggiore convinzione la vittoria, anche perché la motivazione di evitare la retrocessione diretta è maggiore di quella di cercare la qualificazione alla zona playoff promozione, soprattutto nella griglia peggiore in fase di posizionamento iniziale.
Con questo pareggio lo Stabia abbassa le possibilità di centrare gli spareggi anche dal decimo posto, ultimo utile ad entrare nello schema, ma matematicamente l’impresa è ancora possibile se la squadra di Novellino dovesse riuscire a fare risultato nelle ultime due gare del campionato, a cominciare dalla prossima trasferta di Messina contro un’altra squadra invischiata nella lotta per evitare la retrocessione