Juve Stabia sconfitta allo Stadio Braglia di Modena.Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore.
Modena Juve Stabia di Gianfranco Piccirillo
Pagliuca fa capire di aver compreso gli errori della gara con il Palermo e presenta una squadra più attendista con il recupero di Folino in difesa e l’impiego di Maistro al posto di Piscopo, contro le bestie nere dello Stabia, lo stadio Braglia di Modena e l’allenatore Bisoli, che alla fine si confermeranno tali.
La prima metà del primo tempo la squadra di Castellammare, seguita da poco meno di seicento tifosi, gioca meglio dei padroni di casa, impegnando Gagno con Adorante e rendendosi pericolosa con Mosti e un traversone di Floriani Mussolini, mentre Thiam deve intervenire solo su un’incursione di Mendes.Nella seconda parte della prima frazione cambia tutto, perché Leone commette un’ingenuità in piena area, un falletto inutile che induce l’arbitro a fischiare il rigore, che Palumbo realizza.
Da questo momento lo Stabia concede più spazio al Modena, che però deve aspettare un regalo dal var, per realizzare il raddoppio con Santoro, perché l’arbitro e l’assistente avevano segnalato la posizione di fuorigioco di ben due calciatori della squadra di casa, che invece secondo i signori seduti comodamente davanti ai monitor deve intendersi come passiva.Oltre le decisioni arbitrali, pesa anche l’errore di Adorante che manca il gol a pochi metri dalla porta, seppure da posizione defilata, perché la gara si sarebbe riaperta.
Invece in un assurdo e lunghissimo recupero del primo tempo, che raggiunge quasi la durata di un tempo supplementare, il var intravede un altro possibile rigore per il Modena, invitando l’arbitro davanti al monitor, ma in un sussulto di dignità il direttore di gara questa volta decide di concedere una punizione a favore dello Stabia, per un fuorigioco precedente.In ogni caso all’inizio della ripresa si chiude il discorso con il gol di Abiuso sugli sviluppi di un piazzato, un colpo di testa controllato male nell’occasione da Piscopo, subentrato dopo l’intervallo.
A parte i cambi con l’ingresso da una parte anche di Candellone per Ruggero e Leone e quelli di Defrel e Delavalle dall’altra, vanno segnalate anche le solite diverse ammonizioni in campo e l’espulsione di Petrazzuolo dalla panchina.La gara diventa ancora più brutta e Candellone non riesce a realizzare un gol in piena area, servito generosamente da Adorante.
Lo Stabia è condizionato dagli episodi del primo tempo e la partita si trascina con un ritmo troppo compassato, soprattutto da parte di una squadra che dovrebbe cercare di recuperare.Emerge in questa situazione buia solo la voglia di Nicola Mosti di ben figurare contro la sua ex squadra, mentre non convincono gli altri centrocampisti, con un calo degli esterni bassi, Rocchetti e Floriani, che avevano fatto bene nel primo tempo.
Nell’ultima parte Pagliuca fa entrare Artistico e Meli al posto di Adorante e Mosti, ma è solo Maistro che prova ad impegnare Gagno da distanza notevole, ed è Antonio Palumbo a ricevere gli applausi del pubblico di casa alla sua uscita dal campo per il gol realizzato e l’assist ad Abiuso.Dopo l’entusiasmo per le prime giornate arrivano due sconfitte consecutive per la squadra di Pagliuca, che devono fare riflettere sulle difficoltà di un campionato, dovute sia ai meccanismi opinabili del var che alle ingenuità commesse, soprattutto in occasione del rigore e del terzo gol e proprio il dato dei sei gol subiti contro Palermo e Modena è quello che preoccupa maggiormente, anche in considerazione della sfida complicata di domenica prossima al Menti contro il Pisa di Pippo Inzaghi, capolista convincente di questa fase iniziale del campionato.