Il racconto di Stabiamore sul pareggio della Juve Stabia a Pescara
#PescaraStabia2a2 Nella sfida dello stadio Adriatico tra due squadre in crisi le difficoltà non potevano essere tutte dello Stabia, che regge bene la prima mezzora, si concede poi letteralmente agli attacchi dei calciatori di Zeman, che in pochi giorni ha potuto incidere solo sul piano psicologico, ma poi regala una clamorosa rimonta.Pochesci decide di cambiare tanti calciatori a cominciare dal portiere, scegliendo Danilo Russo per assicurarsi un poco d’esperienza con quattro giovani in campo come Maggioni, Vimercati, Maselli e D’Agostino.
Altobelli viene spostato a centrocampo, mentre Bentivegna gioca a sostegno di D’Agostino e Pandolfi in un modulo che sostanzialmente sembra essere un 4 3 1 2.Oltre alla punizione di Bentivegna deviata in angolo dal portiere Plizzari, l’occasione migliore capita ad Altobelli, che pecca di egoismo nel non passare la palla a D’Agostino, provando la soluzione personale.
Il Pescara impegna Russo in un paio di circostanze, ma solo alla fine del primo tempo conquista la supremazia e riesce a trovare il vantaggio con il forte attaccante argentino Facundo Lescano, che di testa realizza su assist di Mora, dopo una giocata efficace di Desogus.Addirittura Merola avrebbe potuto trovare il raddoppio dopo aver ridicolizzato Caldore con un tunnel.
Il primo tempo si chiude in malo modo per lo Stabia e la ripresa si apre peggio ancora con il raddoppio di Lescano, dopo che Merola e gli altri calciatori di Zeman entrano nella difesa stabiese come una lama nel burro.A questo punto sembrava esserci la ripetizione di quanto visto col Catanzaro con uno Stabia vicino a subire una nuova goleada e invece l’ingresso di Zigoni al posto di Bentivegna e soprattutto quello di Silipo per Vimercati stravolge completamente la gara a favore della squadra di Pochesci, che regala finalmente emozioni e gol ai tifosi stabiesi presenti pure all’Adriatico e ai tanti davanti ai monitor.
Infatti Pandolfi si giova dell’ingresso di Zigoni e Silipo e gioca molto meglio del primo tempo, fornendo l’assist del gol proprio all’ex attaccante del Palermo, peraltro di pregevole fattura, che riapre la gara.Prima della perla di Silipo che supera pregevolmente Plizzari, il Pescara manca il terzo gol che avrebbe chiuso la gara per due volte, prima con l’ex centrocampista del Napoli Palmiero e poi ancora con l’ex attaccante dell’Inter Merola, che non inquadrano la porta dello stabiese Russo.
A quel punto lo Stabia con l’ingresso anche di Gerbo trova grandi ripartenze, sfruttando gli spazi concessi in difesa dal Pescara, che nonostante il vantaggio pensa più ad attaccare che a difendere, trovando il gol del pareggio con un classico rilancio di un difensore per il contropiede finalizzato da Zigoni, che prima si lascia chiudere lo specchio da Plizzari in uscita, ma poi è bravo a mettere dentro la palla sulla ribattuta dello stesso portiere.A questo punto lo Stabia pensa a difendersi, ma prova ancora ad attaccare e avrebbe potuto anche segnare il gol della vittoria con Pandolfi che colpisce un clamoroso incrocio dei pali ed effettua pure l’ultimo tiro della partita, chiudendo il recupero in attacco, peraltro con un angolo non fatto battere dall’arbitro Pochesci inserisce Peluso al posto di Cinaglia, mentre il Pescara continua a cercare il terzo gol, che peraltro viene pure realizzato in mischia, ma annullato dall’arbitro per un intervento falloso di un attaccante del Pescara, mentre allo Stabia non viene concesso un rigore per un fallo di mano reclamato da Altobelli sul 2-0 per i padroni di casa.
Insomma è stata una ripresa davvero ricca di episodi ed emozioni, che poteva finire con altri gol realizzati da una parte e dall’altra e seppure lo Stabia non riesca ancora ad infrangere il tabù dell’Adriatico la rimonta del pareggio ha effetti benefici sulla panchina di Pochesci, sul morale di calciatori e tifosi e soprattutto sulla classifica, che stava diventando sempre più preoccupante dopo le ultime sconfitte.Questo pareggio finalmente con i due gol promessi da Pochesci rende molto più sereno il derby al Menti della prossima giornata contro il Giugliano e forse permette pure a Giuseppe Langella di tornare nella società del fratello.
Di Gianfranco Piccirillo