<strong>Juve Stabia, l’Editoriale di StabiAmore
Juve Stabia, batte Pordenone 4-2, vittoria netta dei ragazzi di Fabio Caserta , ed il Presidente dell’Associazione Culturale Stabiamore, Gianfranco Piccirillo, racconta il suo pensiero post gara:
Grazie all’amico Francesco Scarica anche oggi ho visto lo Stabia dal Monaldi, che nel primo tempo ha travolto il Pordenone, vendicando la sconfitta subita a maggio in supercoppa. Le critiche subite da Caserta e dalla squadra hanno fatto bene e dopo la vittoria di Trapani è arrivato anche il primo successo interno, peraltro con un punteggio roboante, suggellato dalle prestazioni eccellenti di Canotto e Mallamo. Ma tutti hanno giocato benissimo, gli stessi di Trapani, ad eccezione di Elia per Bifulco, che sostituisce nella ripresa proprio Mallamo, a cominciare da Mezavilla che sblocca la gara con un tempististico colpo di testa su angolo e che continua a scrivere la storia dello Stabia. Il Pordenone di Tesser, piccola ma emergente e rispettabile realtà calcistica del profondo nord, reagisce con Misuraca che trova subito il pari, approfittando dello spazio concesso sulla corsia sinistra, ma deve arrendersi alle giocate ispiratrici di Canotto e Calò che permettono a Forte e Calvano di segnare il secondo e terzo gol. Il funambolico Canotto trova prima della mezzora anche il modo di marcare il quarto gol con un’azione e un tiro strepitosi che sorprendeno l’estremo friulano Di Gregorio.
Prima della fine del primo tempo il Pordenone colpisce pure un legno clamoroso che avrebbe potuto dare un altro senso alla ripresa. Invece la squadra di Caserta, prima e dopo i cambi, controlla bene la gara e sfiora il quinto gol con una spettacolare sforbiciata di Germoni che impegna Di Gregorio, mentre il Pordenone non riesce a superare Russo che appare sicuro nelle prese tra i pali. Solo alla fine dopo gli ingressi anche di Addae per Calvano e Melara per Canotto arriva il secondo gol dei friulani con una sfortunata deviazione di Calò. Comunque vanno rinnovati i complimenti a Caserta che dopo le incertezze delle prime gare, ha dimostrato di essere un allenatore capace di essere protagonista anche in serie B, battendo un collega esperto come Tesser. Approfitto di questo mio commento, che di solito legge, per chiedergli venia per aver osato criticarlo dopo l’inopinata sconfitta col Cittadella, spero mi abbia perdonato, ma ho sempre scritto quello che penso nell’interesse superiore della squadra stabiese che amo dagli inizi degli anni ottanta, quando da bambino in doppia cifra cominciai a capire l’importanza della passione e dell’orgoglio per la propria terra.