La gara era interessante per vari aspetti, ma il più importante riguarda la presenza dei fratelli Esposito nella squadra riconosciuta campione d’Italia del 1944, e in effetti Salvatore e Pio sono stati i calciatori decisivi. Pagliuca, oltre a rimpiazzare Bellich con Folino per motivi precauzionali, ha voluto stranamente stravolgere l’assetto del centrocampo, che nelle ultime gare con Leone sembrava aver raggiunto un certo equilibrio, inserendo al suo posto Mosti, uno dei calciatori, che ha finito per deludere il numeroso e caloroso pubblico del Menti. Dopo i ritmi bassi dei primi minuti gli spezzini allenati da D’Angelo, un allenatore che in otto gare non ha mai perso con lo Stabia, cominciano a rendersi pericolosi, con un tiro di Mateju e una netta supremazia in mezzo al campo. Lo Stabia comunque reclama il primo rigore per un tocco di mano, su cui l’arbitro e il var sorvolano e con un colpo di testa di Pierobon sfiora la porta sugli sviluppi di un angolo. Alla ripresa della gara, che si ferma un paio di minuti per permettere ai medici di intervenire in curva per un malore di un tifoso, lo Spezia passa in vantaggio con Di Serio, che approfitta di una disattenzione di Floriani Mussolini, la cui prestazione anche oggi è stata molto deludente, per innescare il giovane campione stabiese Francesco Pio Esposito, che è bravo ad involarsi e a battere Thiam con un tiro preciso. Sia Pio che Salvatore sono stati premiati prima dell’inizio della gara dai tifosi della curva San Marco, forse per ringraziarli del bel gesto del campetto nella zona del Cicerone o magari anche per provare a rendere la loro concentrazione meno stringente. In realtà è l’attenzione dei padroni di casa a non essere quella alla quale la squadra di Pagliuca è abituata, e la reazione allo svantaggio si esaurisce con un tiro sbagliato di Mosti in piena area. Sono sempre più incisivi gli ospiti, prima con Candelari, che impegna Thiam, poi con Hristov, che in posizione dubbia colpisce una clamorosa traversa; sulla cui ribattuta Mateju non riesce a inquadrare la porta e infine con due tiri, quello a giro dell’altro campione stabiese Salvatore Esposito e una forte conclusione di Di Serio, ma Thiam riesce sempre a cavarsela. Lo Stabia stenta, ma nel recupero del primo tempo viene penalizzato dal mancato intervento arbitrale per un tocco irregolare di Hristov, che avrebbe potuto portare alla sua espulsione, oltre la concessione della punizione dal limite. Pagliuca ancora una volta non cambia interpreti tra le due frazioni di gioco, nonostante la poca brillantezza di centrocampo e attacco, e lo Stabia riesce a rendersi pericoloso sugli sviluppi di un angolo con Varnier che colpisce di testa, ma troppo debolmente per battere Gori. Quando è Adorante a colpire, sembrava fatta per il pareggio, ma c’è un salvataggio decisivo di Salvatore Esposito, sulla linea, che vale quanto un gol, che comunque per lui sarebbe arrivato poco dopo. Pagliuca si decide a cambiare troppi tardi, a due terzi della gara, inserendo Artistico e Meli per Mosti e Floriani Mussolini, che da alcune partite è solo l’ombra del calciatore visto all’inizio.
Il racconto di Gianfranco Piccirillo di Stabiamore
Artistico ha subito un’occasione su passaggio di Maistro, ma la palla finisce alta da buona posizione. Anche D’Angelo provvede ai cambi, inserendo l’altro mezzo stabiese Cassata, e poi togliendo l’ex Salvatore Elia, che pure ha fatto una discreta partita. L’arbitro non aveva concesso il rigore allo Spezia per il tocco di mano di Ruggero in area, ma il var lo induce a cambiare idea davanti al monitor. Il rigorista dello Spezia è lo stabiese Salvatore Esposito, che si fa ipnotizzare da Thiam, ma è lesto sulla respinta a mettere dentro di testa la palla del raddoppio. A questi punto il tecnico stabiese fa entrare prima Leone e Candellone al posto degli appannati Buglio e Maistro, e nel finale pure Piscopo per Pierobon, autore anche lui di una prestazione deludente. Lo Spezia dimostra la sua forza di squadra, allestita per lottare per la promozione e amministra il vantaggio con una certa disinvoltura, sfiorando il terzo gol ancora con Francesco Pio Esposito, prima di uscire tra gli applausi di tutto lo stadio e poi realizzandolo, proprio con Colak, il suo sostituto, con una conclusione che lascia annichilito Thiam, che oggi ha comunque la colpa solo di aver sbagliato qualche rinvio con i piedi. Insomma è stata una brutta prestazione dello Stabia, la peggiore del campionato, ma al cospetto della squadra che ha maggiormente impressionato il pubblico del Menti e non solo per la presenza in campo dei bravissimi fratelli stabiesi. Ora la sosta potrà essere utile a ricaricare le pile per ritrovare intensità di gioco e determinazione in fase di non possesso, che oggi sono state le grandi assenti, assieme ad un paio di calciatori, nella prossima gara ancora al Menti, contro il Brescia, che si giocherà sabato 23 novembre, a quarantaquattro anni esatti dal terremoto.