Juve Stabia editoriale del lunedi in casa gialloblu dove come colonna sonora abbiamo usato una famosa canzone di Donatella Rettore.
Juve Stabia batte la Virtus Francavilla per 3-0 e chiude il 2023 casalingo con una bella e rotonda vittoria. Prossima fermata Picerno per chiudere l’anno solare calcistico ed anche il girone di andata.
Sul futuro ci penseremo ma i riflettori del nostro racconto sono posizionati sulla gara dello Stadio Menti che ha visto le vespe battere la squadra di Mister Occhiuzzi. E’ stata una gara divertente giocata davanti a 2.500 spettatori dove non sono mancate le emozioni ed i colpi di scena. Le vespe hanno creato tantissimo e prodotto tante occasioni da goal fin dal primo minuto di gioco con la voglia matta di prendersi i tre punti. Sugli scudi Kevin Piscopo che ha provato a martellare dalle parti del portiere Forte. Proprio il numero undici ha fatto saltare il banco andando a trovare il punto del vantaggio con un bel colpo di testa. Il goal inizia a caricare ancor di più la Juve Stabia che preme sul pulsante rosso della console ma niente da fare la palla non vuole entrare.
La Virtus Francavilla resta in partita ed ogni tanto si affaccia dalle parti di Thiam provando ad invocare il fantasma della beffa. Polidori per poco con trova il pareggio ma ancora una volta il portiere ex SPAL chiude il sipario. Fantasmi, paure e beffe vengono subito spazzate via da Candellone che trova il punto del meritato raddoppio ma bisogna anche dire che le vespe già in precedenza avevano creato davvero moltissimo dalle parti di Forte. Per gli ospiti il goal del raddoppio ha il sapore della sentenza ma manca ancora il colpo di scena quando Pagliuca lancia Folino in campo ed il classe 2002 con un tocco dolce fa 3-0 con un goal che se non è record poco ci manca. Per la serie entra e segna subito e verrebbe da dire “meglio di cosi?”. Una vittoria meritata, una bella Juve Stabia che ha saputo divertire ma che ha dato l’impressione di divertirsi in mezzo al campo. Splendido splendente, lo L’ha scritto anche il giornale Io ci credo ciecamente.