Juve Stabia vespe sconfitte a Messina il racconto di StabiAmore


Juve Stabia – Editoriale di StabiAmore post Messina. Il racconto di Gianfranco Piccirillo. Le vespe cadono ancora. Una sconfitta che complica non poco i piani play off e quando manca una sola giornata al termine il traguardo da tagliare diventa davvero molto complicato e difficile:

Novellino decide di giocarsi le possibilità di ottenere i play off affidandosi al ritrovato Mignanelli da lui riscoperto esterno offensivo assieme a Zigoni e al giovane Rosa, sostenuti a centrocampo da Gerbo e Ricci, oltre che dal solito Berardocco, mentre Dell’Orfanello è schierato esterno basso nella consueta difesa.

Lo Stabia sopperisce bene alle assenze, che sono tante anche nel Messina di Raciti, alla ricerca della vittoria per evitare gli spareggi retrocessione e all’inizio della gara su un campo scivoloso per la pioggia, che sta tartassando da giorni il Meridione, sono i locali ad avere le migliori occasioni per passare in vantaggio. È attento Barosi su Balde soprattutto, e anche nelle altre occasioni su conclusioni dalla distanza, ma nella seconda parte del tempo lo Stabia gioca meglio e impegna severamente il portiere polacco Lewandowski con le conclusioni del giovane Rosa e quelle dell’esperto Zigoni, sia di piede che di testa, entrambi pericolosi, e vanno considerati anche i tiri di Mignanelli, come sull’altro fronte quelli del tedesco Kragl, al quale viene annullato un gol per fuorigioco. Nel primo tempo si infortunano prima Ragusa, sostituito da Ortisi e poi Cinaglia, che viene rimpiazzato però da Vimercati solo dopo l’intervallo. Raciti fa altri due cambi con Zuppel e Fofana per provare a segnare e dopo un’azione stabiese all’inizio della ripresa il Messina trova il vantaggio con Ferrini su un altro calcio piazzato di Kragl.

Novellino a questo punto inserisce D’Agostino al posto di Rosa e il Messina è costretto a cambiare pure Balde, per infortunio, con Ferrara. La gara rimane vivace con diverse occasioni da una parte e dall’altra, in particolare Ortisi e Berardocco sono quelli che ci provano con maggiore convinzione, anche se Barosi la parata più difficile la deve compiere su Zuppel. Nello Stabia su ottimo assist di Mignanelli Zigoni manca clamorosamente di testa la palla del pareggio e subito dopo Novellino decide di rafforzare l’attacco inserendo Silipo al posto di Gerbo, dimostrando di credere alla possibilità di recuperare un risultato positivo. Raciti è costretto a coprirsi inserendo Trasciani al posto del talentuoso tedesco Kragl jel tentativo di conservare la vittoria preziosa, al cospetto di una squadra stabiese, che attacca con insistenza soprattutto con gli esterni bassi ed alti.

Anche i subentrati Silipo e D’Agostino provano a ristabilire la parità, un risultato che avrebbe rappresentato meglio l’andamento della gara, ma per lo Stabia probabilmente la possibilità di disputare i play off promozione è stata persa in precedenza. Lewandowski continua a parare su Mignanelli, Ricci e soprattutto su Silipo alla fine, dimostrando di essere un’ottima alternativa al portiere Fumagalli, oggi squalificato ed ex stabiese ai tempi della promozione in serie B del 2011 e Dell’Orfanello disputa davvero una buona prova sulla corsia sinistra.

Insomma a Novellino non resta che inserire anche Carbone al posto di Ricci in un recupero ampio di otto minuti, che non regala ulteriori occasioni ad uno Stabia che finisce anzi in malo modo, con un’altra parata di Barosi, l’espulsione di Berardocco e un gol subito dopo il fischio finale e quindi non valido per un nonnulla. Purtroppo, sfumato il risultato a Messina, non resta che considerare l’ultima gara di campionato contro il Cerignola come quella da onorare al meglio e vincere almeno per rispetto dei tifosi stabiesi, oggi impediti ad andare allo stadio Franco Scoglio, per chiudere una stagione delle vespe, che definire deludente, forse è poco.

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