Champions League: una brutta Juve con il Lione e la corsa al primo posto si complica


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Una brutta Juventus non riesce a battere il Lione nella serata di Champions League allo Stadium e adesso rischia di compromettere la propria corsa per arrivare prima nel girone.

La partita era iniziata nel migliore dei modi per gli uomini di Allegri i quali, però, alla distanza sono andati via via spegnendosi, da un lato forse per la convinzione, più o meno inconscia, di poter gestire il gol di vantaggio realizzato nel primo tempo e dall’altro a causa di una condizione fisica ancora non ottimale.

La Juventus si schiera con il 4-3-1-2, con la linea difensiva composta , da destra a sinistra, da Dani Alves, Barzagli, Bonucci ed Evra, a centrocampo Sturaro, il rientro di Marchisio e Khedira e, infine Pjanic a supporto delle due punte Mandzukic e Higuain. Il Lione schiera un 4-4-2 abbastanza offensivo in cui si noteranno, per la loro vivacità, il centrocampista Ghezzal e la punta Lacazette.

PRIMO TEMPO

Il primo tiro della partita è degli ospiti, con Rybus che, dopo pochi minuti, conclude una bella azione in profondità, presentandosi solo davanti a Buffon, il quale, di piede, respinge in angolo. Il capitano bianconero non verrà poi più chiamato ad effettuare altri interventi.

Al 12’ arriva la rete juventina, grazie ad un rigore concesso dall’arbitro olandese Björn Kuipers per una netta spinta di Diakhaby ai danni di Sturaro. Dal dischetto è implacabile Higuain (al suo centesimo gol in Italia), che spiazza nettamente il portiere avversario. Dopo il gol, però, la Juve non dà l’impressione, come ci si aspetterebbe, di spingere sull’acceleratore per arrotondare il risultato, sebbene riesca a confezionare altre due palle gol con Marchisio al 25’ (gran botta da fuori che sfiora il palo alla destra del portiere) e lo stesso Higuain al 39’ che, servito al centro dell’area da Mandzukic, bravo a recuperare un pallone in pressing su un avversario, sbaglia un rigore in movimento tirando incredibilmente alto. Allo scadere del primo tempo si fa vedere il Lione con una gran botta di Ghezzal che sfiora il palo.

SECONDO TEMPO

La seconda parte di gara si apre con una bella occasione per la Juve, grazie a Bonucci che, con uno dei suoi soliti lunghi lanci millimetrici, riesce a pescare Pjanic in area: quest’ultimo fa da sponda per Mandzuckic che però conclude a lato.

Dopodiché il Lione comincia lentamente a prendere in mano le redini del gioco, sia pure non creando pericoli per la porta di Buffon. Viene ammonito Barzagli e la squadra francese aumenta il possesso di palla con diverse azioni prolungate.

Al 68’ Allegri sostituisce Bonucci e Pjanic, entrambi acciaccati, con Benatia e Alex Sandro, per schierarsi con un più prudente 3-5-2 a difesa del vantaggio, viste le difficoltà della squadra. Il Lione, pochi minuti dopo, sostituisce Rybus con Cornet  e Fekir con Darder. Cambia poco nel senso che i francesi hanno ormai il controllo del match.

All’83’ ultima sostituzione Juve, con Cuadrado che rileva Higuain. Dopo un minuto arriva il pareggio degli ospiti, frutto di una punizione dalla trequarti: Ghezzal crossa al centro, si inseriscono diversi francesi e il colpo di testa vincente è del centrocampista Tolisso; nell’occasione la difesa della Juve rimane completamente ferma.

L’arbitro concede 5 minuti di recupero e proprio al 94’ si sfiora la beffa: Barzagli sbaglia un controllo a centrocampo e involontariamente innesca Lacazette che si invola palla al piede verso Buffon; tuttavia il centrale bianconero riesce a rimediare pressando l’attaccante francese e costringendolo a calciare a lato.

Un minuto dopo il direttore di gara fischia la fine.

Forse la sconfitta sarebbe stata un po’ troppo per una Juve che comunque deve riflettere parecchio sulla prova contraddittoria offerta questa sera: la qualificazione non è compromessa ma probabilmente lo è il primo posto, per raggiungere il quale bisognerà vincere a Siviglia, con gli spagnoli ora avanti di due punti, impresa non proibitiva ma di certo non facile, e poi sfruttare il “bonus” costituito dall’incontro in casa con la Dinamo Zagabria, fanalino di coda del girone.

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