Gigi, non hai imparato nulla da Gigi Riva?


“Non puoi rovinare i sogni di una squadra così. Non sei un arbitro di livello, un arbitro che non ha la personalità deve stare a casa, deve andare in tribuna con la moglie a mangiare le patatine e la Coca Cola. Nel cuore ha un bidone dell’immondizia, non ha avuto la sensibilità di capire il momento della gara, la sensibilità di non fischiare questi episodi soprattutto dopo la gara d’andata ed il rigore non concesso a noi. L’arbitro non sa chi c’è in campo, non sa le squadre che stanno giocando la gara, non sa davvero un cazzo. Loro sono stati bravi, più di noi, ma c’è rammarico e rabbia”
Gigi Buffon

 

Quanto brucia un’eliminazione dall’amata -e odiata allo stesso tempo- Champions League

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, l’unica Coppa che ti manca in bacheca.

 All’ultimo secondo i tuoi ipotetici sogni di gloria sono stati vanificati da un fastidioso rumore,

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da quel fischio emesso da quel brutto e antipatico omuncolo inglese vestito diversamente da te, incredibilmente di quell’azzurro che tu per venti anni hai indossato con la tua Nazionale, da quell’arbitro britannico che ti ha pure sventolato in faccia il meritato cartellino rosso.

Chissà cosa hai proferito nell’ira funesta di Achille, Caro Gigi!

Fuori.

Espulso.

Finito.

Chiuso.

Perché in quel momento,  hai deciso che il tuo avversario, non uno qualunque, CR7,  realizzerà quel tiro dagli 11 metri.

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Prima ancora che lui lo batta decidi a caldo, anzi, caldissimo, che chiuderai lì la tua carriera, almeno in Europa, in quel modo, con quelle parole non tue, con questo comportamento anomalo per un uomo pacato che ha sempre ottenuto tutto quello che ha voluto giocando in quella squadra, anche nella Serie B 2006-2007.
Sai di avere sbagliato, sai di avere esagerato, sai che poi chiederai scusa perché non è Juve Style, non è Buffon Style. O forse, questa volta non lo farai e rimarrai sulle tue posizioni. Forse, avendo deciso di ritirarti, dipendendo la decisione dalla vittoria della Champions League, non chiederai scusa, non farai quello che hai sempre fatto in tutta la tua gloriosa carriera. Forse per una volta farai quello che avresti voluto sempre fare ma non si sarebbe potuto fare per continuare la carriera in maniera gloriosa altrimenti, magari, la classe arbitrale ti avrebbe puntato, e allora sarebbe stato peggio. Chissà.
Ma la tensione è tanta e non ne puoi più di rinunciare al tuo sogno di alzare la Coppa dalle Grandi orecchie.

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 Caro Gigi, il Mio Mito GiggiRiva non ti ha insegnato nulla rimanendo a Cagliari tutta la vita sportiva e non ?

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Non ti ha educato alla sconfitta?

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Lui, che per scelta di vita è rimasto nella città che lo ha adottato da bambino, che lo ha trattato come un figlio, che lo ha fatto diventare uomo, lui, Gigi Riva da Leggiuno non ha mai tradito la maglia e il Suo Popolo della Sardegna; non del Cagliari, della Sardegna, perché il Cagliari Calcio rappresenta una Regione NON una Città. Non si è mai fatto sedurre dal denaro e dal potere; Giampiero Boniperti per anni tentò sempre di parlare con lui cercando magari di trovarlo in un momento di debolezza per convincerlo ad andare alla Juventus. Chissà se oggi GiggiRiva si sarebbe fatto sedurre dal Dio denaro.

E oggi, 12 Aprile 2018 ricorre il giorno della Vittoria dello Scudetto del Cagliari: 12 Aprile 1970.

E ieri, alla tv della Juventus, hai anche detto che con questa stagione finirà la tua Carriera.

Sportivamente sono affezionato a SuperGigiBuffon

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al suo talento ma questa caduta di stile, sua e dei suoi dirigenti è quasi una soddisfazione, da certi punti di vista.

Molti tifosi, soprattutto del Milan, dell’Inter, della Roma, della Lazio e della Fiorentina avranno goduto della sconfitta della Signora di Torino. La sensazione che ha provato ieri sera il portiere della Juventus è la medesima che da sempre i giocatori delle squadre che incontrano i Torinesi hanno quando, diciamo così, nel dubbio, viene concesso sempre un rigore a favore dei titolati giocatori zebrati e invece quasi mai ai suoi avversari. Come nel recente Cagliari-Juventus del 6 Gennaio quando oltre ad avere concesso una rete irregolare perché viziata dal fallo su Pavoletti di Benatia

, Bernardeschi realizzava la rete della vittoria fregandosene altamente dell’avversario rimasto in terra, colpito al volto e dolorante. Il famoso stile Juventus che a volte c’è ma spesso non conviene usarlo, a  seconda delle situazioni. Se conviene, se ci si guadagna col pubblico, se non si sta perdendo, se si è sul 3-0 magari si può fare anche fair play. Ma sullo 0-0, a Cagliari, con un avversario che ti sta dominando e stai facendo quasi brutta figura, il gioco corretto, la signorilità non si può esibire. Peggio del peggio fece il Signor Calverese di Teramo non fischiando a favore della squadra rossoblù il calcio di rigore cristallino per fallo di braccio di Bernardeschi; clamorosa davvero, ma la Società bianconera glissò sull’episodio a sfavore, e non parlò del fatto che il Signor arbitro NON utilizzò il VAR, tanto reclamato ieri sera da Buffon e Dirigenti bianconeri. Ecco, in Cagliari-Juventus, per, diciamo così, sfavorire i campioni D’Italia, si sarebbe potuto utilizzare il VAR, ma l’arbitro non lo utilizzò. E il Cagliari perse una partita che almeno meritava di pareggiare.

Anche l’ex arbitro Rizzoli di Bologna, ormai dirigente dell’AIA (Associazione Italiana e Arbitri) ha detto che Calverese ha fatto un errore macroscopico. Sempre a favore della Juventus, stranamente.

E questo è un avvenimento recente.

Gli interisti, invece, di episodi sfavorevoli avvenuti contro la Juventus ne ricordano uno in particolare che riguarda un certo Luís Nazário de Lima, noto Ronaldo e tutto il popoli interista subì quel giorno famoso del 1988, in quella partita, definita Derby D’Italia, dove un certo Signor Ceccarini di Livorno non concesse un calcio di rigore grande come una casa ai nemici nerazzurri. Ancor oggi l’ormai anziano ex arbitro, ancora cercato dalle testate di tutta Italia, continua a dare sempre la stessa versione anche se quest’anno c’è stata l’aggiunta: che Ronaldo fece fallo di sfondamento.

https://www.youtube.com/watch?v=_gM01Hjft1s

Ecco concludo, caro Gigi Buffon: bisogna sapere perdere, non sempre si può vincere.

Pensa a tutte le ingiustizie che i tuoi avversari hanno subito in 20 anni di carriera, che forse non te ne sei accorto, o forse si.

I servi dei potenti credono di trarre vantaggi, chissà se è vero che negli d’oro della FIAT gli arbitri venivano ripagati con l’amata automobile in cambio di un calcio di rigore e di uno scudetto, o se Berlusconi fece qualcosa di simile.

Sarebbe inutile, ci vogliono le prove e solo Calciopoli c’è stato nel 2006; nonostante tutto, gli Juventini lo mettono in dubbio per essere stato un Processo sommario e solo contro la Juve.

Gli Scudetti che la Juventus ha vinto, orgogliosamente, anche allo Juventus Stadium, vengono mostrati, anche quelli revocati, anche quello di cartone che Voi dite sia vostro e non dei nerazzurri.

Ne vogliamo parlare? Non serve rispettare le regole quando conviene.

E va bene.

Tanto cosa cambia.

Buona Coppa dei Campioni a tutti, soprattutto a chi la vedrà su Canale 5.

 

 

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