Il Napoli visto allo Stadium di Torino è vivo, ma ha ha lasciato intendere che il lavoro da svolgere è tutto sulla testa. Ecco l’analisi del match
Il Napoli visto allo Stadium
La squadra azzurra vista in campo allo Stadium, in effetti ha dimostrato di essere all’altezza della corazzata bianconera. Invero, il calcio espresso dalla squadra di Sarri è stato di gran lunga superiore a quello della Juventus, ma il risultato finale dice altro. La squadra azzurra ha avuto due problemi sostanziali. Il primo è legato alla mancanza di peso in attacco. Il tridente “leggero” può essere utile in alcuni momenti della partita, ma non per un intero match contro colossi fisici come Chiellini, Barzagli e Bonucci, che sin dall’inizio, anche in maniera poco pulita, hanno fatto intendere di che partita si sarebbe trattato. Nonostante ciò, gli azzurri sono stati in partita alla grandissima. L’altro grande problema, che è una costante da inizio campionato, è la testa. Perchè se non è la concentrazione, cosa sono i due errori di Ghoulam in fase di rinvio? E’ capitato all’egiziano, ma se non era lui, sarebbe capitato a qualcun altro. E’ un lavoro che va fatto e in fretta. Troppi punti persi per disattenzioni e cali di concentrazione inspiegabili.
La classifica dopo undici giornate
Il contraccolpo potrebbe essere fatale, ora i bianconeri sono a sette punti, mentre gli azzurri sono quinti alle spalle anche di Milan e Lazio. Urge riprendere la marcia, ma a Torino solo il risultato è mancato, visto che, come sostenuto dalla maggiornaza degli addetti ai lavori, il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. La ricerca del gioco sarà, come loscorso anno la strada maestra che condurrà gli azzurri alla qualificazione Champions.
1 | Juventus | 27 | 11 | 9 | 0 | 2 | 23 | 8 | 15 | |
2 | Roma | 23 | 11 | 7 | 2 | 2 | 26 | 12 | 14 | |
3 | Milan | 22 | 11 | 7 | 1 | 3 | 17 | 14 | 3 | |
4 | Lazio | 21 | 11 | 6 | 3 | 2 | 22 | 12 | 10 | |
5 | Napoli | 20 | 11 | 6 | 2 | 3 | 20 | 12 | 8 |
Sarri e la lettura delle partite
Sarri non si tocca, Sarri è un genio. Lo penso dal primo minuto che il toscano è a Napoli, ma errare è umano, e qualche errore anche lui lo sta commettendo. La sostituzione di Insigne, che stava finalmente giocando un buon calcio, è inspiegabile. Non avendo sostituti d’attacco, l’entrata di Giaccherini, ancora inditro di preparazione e sicuramente più difensivo, ha lanciato inconsciamente un segnale alla squadra. Si era sul pareggio ed è sembrato che si cercasse di congelare la partita. E’ chiaro che Sarri non poteva prevedere la seconda e clamorosa amnesia della difesa, ma a parere mio, si doveva cercare la vittoria, essendo la Juventus sulle gambe.
Diawara, che giocatore!
C’è voluto un pò di tempo, ma finalmente stiamo apprezzando la classe di questo calciatore. Il ragazzo, sì ragazzo perchè ha diciannove anni, in campo è una furia, un accentratore di palloni, un distributore inesauribile. Ha fatto capire che d’ora innanzi il Napoli ha realmente un centrocampo completo tra prime linee e seconde linee. Manca solo il sostituto di Jorginho e finalmente ora c’è. Sinceramente, credo che l’italo-brasiliano debba guardarsi bene le spalle e che il posto da titolarissimo non sia più così sicuro.
Callejon, un fuoriclasse dal cuore enorme
Abbinare qualità e quantità, con così tanta costanza e per tutta la durata delle partite, non è una cosa semplice, ma non ditelo allo spagnolo, perchè per lui è la cosa più normale di questo mondo. La partita vista allo Stadium rende un Callejon ancora più forte e che sembra essere cresciuto anche in personalità. Undici Callejon e lo scudetto per gli azzurri sarebbe cosa facile. Battute a parte, è il simbolo del calcio “Sarriano”. Il gol è l’ennesima perla della stagione, arrivato sull’ennesimo assist di Insigne.
La Juventus contro gli azzurri
I bianconeri visto contro gli azzurri hanno dimostrato ancora una volta che sono una squadra quadrata, ma che se attaccata con tecnica e gioco, va in difficoltà. Ha ancora una volta dimostrato, però, che la rosa ha disposizione è enorma per quantità e qualità: fuori Chiellini, dentro Benatia, anzi no Cuadrado per un cambio modulo repentino alla ricerca di soluzioni per risolvere la questione Napoli, che era davvero complicata. Infine, ma fondamentale per il risultato finale, è stata la fortuna che le disattenzioni di Ghoulam siano finite, a mò di assist perfetti, sui piedi degli attaccanti bianconeri, che hanno cinicamente realizzato le due reti. Senza le disattenzioni, la Juventus non avrebbe mai tirato in porta, e questo è un dato che deve far sorridere Sarri e dargli la forza di entrare nella testa dei difensori.