Cavese-Juve Stabia, l’editoriale di StabiAmore


Cavese-Juve Stabia, l’editoriale di StabiAmore, il punto del Presidente Gianfranco Piccirillo

Il derby del Simonetta Lamberti, giovanissima vittima di un attentato insieme al padre giudice, ha scritto finalmente una bella pagina di sport, distinguendosi nettamente da quello precedente con la Casertana, grazie al comportamento encomiabile delle tifoserie sugli spalti, unite nel ricordo di Catello Mari, un fatto che premia la mediazione del padre, che è servita a rendere accessibile la partita agli stabiesi. La squadra di Caserta conquista in trasferta nello stadio intitolato alla Lamberti e con la curva cavese dedicata a Mari una vittoria importante con un gioco efficace, la solidità della difesa e del centrocampo e la rete decisiva di Paponi e nonostante le assenze di Canotto e Marzorati per infortunio, di El Ouazni per squalifica e anche quella iniziale di Carlini, seppure per scelta tecnica. Caserta ha deciso di puntare dunque su Branduani in porta, Troest e Allievi centrali difensivi, Vitiello ed Aktaou esterni bassi e su un centrocampo composto da Mastalli, Calò e Viola con in attacco, Melara, Paponi e Di Roberto. La squadra di Modica ha l’obiettivo almeno di non perdere l’imbattibilità casalinga, ma nel primo tempo non riesce mai a rendersi pericolosa, nonostante una maggiore vivacità nel possesso palla, grazie soprattutto alla buona prova dell’ex stabiese Rosafio, che mette in difficoltà Aktaou. Lo Stabia per tutta la gara dimostra la sua superiorità tecnico tattica, anche senza costruire molte azioni pericolose, realizzando comunque una rete nel primo tempo con l’ottimo Troest, l’angelo biondo danese, annullata per un fuorigioca millimetrico e realizzando nella ripresa l’ottima giocata conclusa in porta da Paponi con una deviazione del difensore cavese. Nella ripresa prima del gol decisivo Branduani ha effettuato una grande parata su Migliorini, mentre Vono, ex portiere stabiese non è riuscito a prendere il tiro di Paponi deviato da Manetta su felice imbeccata di Di Roberto, il quale subito dopo esce per Elia. Caserta per chiudere meglio gli spazi ad una Cavese, comunque frizzante, inserisce prima la bandiera stabiese Mezavilla al posto di Aktaou, spostando Allievi in corsia e utilizzando il jolly brasiliano come centrale e poi Vicente e Carlini per Mastalli e Viola, non modificando quindi il modulo che rimane il 4 3 3. In questo modo lo Stabia riesce a gestire molto bene la gara in difesa e a centrocampo, non disdegnando qualche rapida ripartenza. La Cavese cerca a sua volta di procurarsi pericoli con i cambi decisi nella ripresa, ma Paolo Branduani è attento come tutto il reparto difensivo, dove brilla Troest, abile di testa e coi piedi anche a costuire le giocate e non solo a distruggere. Insomma lo Stabia ottiene una vittoria importante, palesando una discreta condizione fisica, oltre che un indiscutibile rigore tattico e una evidente superiorità tecnica, ma l’aspetto più bello di questo derby è il comportamento delle due tifoserie, unite a fine partita dallo stesso coro in onore di Catello Mari, stabiese di nascita e bandiera della Cavese fino a quel maledetto incidente che avvenne dopo la vittoria del campionato di C2 del 2006, proprio di ritorno dalla festa promozione.


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