Gritti: “Castellammare è stata una tappa molto importante della mia crescita, sia come uomo che come calciatore. “
<strong>Matteo Gritti, ex difensore delle vespe, attualmente in forza al Mestre, ha raccontato il suo passato tutto gialloblù ai nostri microfoni. Intervista Di Gianluca Apicella:
Matteo possiamo definire questa la stagione più particolare della tua carriera causa il Maledetto Covid?
Assolutamente si direi! Ma credo per tutti noi, visto che non è mai successo nella storia una pandemia del genere. Poi soprattutto io essendo di Bergamo l’ho vissuta in prima persona anche se fortunatamente nella mia famiglia nessuno ha contratto il virus.
Oramai il Dado è tratto. Si torna in campo per la massima serie e serie cadetta. È la decisione giusta?
Io posso esprimere il mio pensiero perché non sono nessuno per poter dire se è giusto oppure no, però posso dire che ci auspicavamo tutti di poter ripartire, è un segnale di speranza per tutti
Nella tua carriera che cosa ha rappresentato Castellammare e la Juve Stabia?
Castellammare è stata una tappa molto importante della mia crescita, sia come uomo che come calciatore. Stando così lontano da casa così giovane e in una piazza così calda puoi solo migliorarti!!
Hai vissuto tante emozioni al Menti. Il tuo ricordo più dolce?
Sicuramente tra i più belli quando abbiamo vinto il campionato in c2 con una lotta punto a punto contro il Catanzaro. Però il più bello in assoluto fu quando segnai contro il Brindisi,la prima rete con questa maglia nei giorni seguenti la scomparsa di mia cugina. E nell’esultare vidi molte persone emozionate come me sapendo dell’accaduto.
Tra gli allenatori che ti hanno avuto alle dipendenze alla Juve Stabia chi ricordi con più affetto?
Direi Costantini, infatti con lui ho instaurato un bellissimo rapporto e tutt’ora oggi ci sentiamo e abbiamo avuto l’occasione di lavorare ancora insieme dopo Castellammare.
Ti saresti aspettato di vedere la Juve Stabia in Serie B ?
Sinceramente avrei voluto esserci anche io in B magari con la maglia della Juve Stabia, purtroppo effettuai scelte diverse e quindi andò così, ma devo dire che me l’aspettavo in quanto c’era già programmazione e molta ambizione all’interno della società.
Sappiamo che hai un ottimo rapporto con Maurizio Peluso. Ti senti con qualche tuo altro compagno di avventura?
Con Pelu c’è un rapporto fraterno avendo vissuto praticamente in simbiosi i 3 anni a Castellammare.
Poi sento spesso Di Berardino e ogni tanto Danilo D’ambrosio. Invece alcuni in occasioni di compleanni e robe così.
Hai partecipato con affetto all’iniziativa privata verso Giuseppe Rizza. Pubblicamente che cosa vorresti dirgli?
A Pe, come lo chiamavo io, vorrei dirgli di tornare presto!! Sappiamo tutti quanto è forte sia dentro che fuori dal campo! Quindi di non mollare che c’è un sacco di gente che gli vuole bene!!
In conclusione non può mancare il tuo ricordo verso i tifosi delle vespe.
Dei tifosi della Juve Stabia che dire, erano uno spettacolo quando giocavamo, ci trasmettevano una forza incredibile, credo tra le più belle tifoserie per cui abbia mai giocato!! Poi una cosa che mi fa ancora molto piacere è che più di qualcuno si ricorda di me… vuol dire che qualcosa di buono ho lasciato. E loro avranno di diritto un posto nei miei ricordi più belli… anche se a volte mi hanno fatto sudare freddo ( Ride)
Quando torni a trovarci a Castellammare?
Mi piacerebbe molto, purtroppo essendo lontano e giocando ancora mi viene difficile organizzarmi, ma lo farei molto volentieri! Quindi se si dovesse organizzare qualche evento o raduno di ex della Juve Stabia vedrei di organizzarmi per non mancare!?
Concludendo, davvero ho tanti bellissimi ricordi di Castellammare e della gente di Castellammare.
Si ringrazia Matteo Gritti per il tempo concesso per questa intervista
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