Sala Stampa post Juve Stabia-Rende, ecco le parole dei protagonisti:
Inizia l’allenatore del Rende Francesco Modesto:
Modesto : “ Sono contento della prestazione, deluso dal risultato. Mi aspettavo di raccogliere qualcosina. Sono stanco di raccogliere solo i complimenti. Faccio i complimenti alla Juve Stabia ed a Fabio Caserta. La potevamo pareggiare. Ho lavorato molto sui calci piazzati,è la seconda partita che ci punisce un calcio d’angolo. Ho affrontato sia il Catania e la Juve Stabia sono due grandi squadre ma le vespe mi hanno impressionato per il gioco.”
Poi tocca a Max Carlini:
Carlini: “Felice per la vittoria, È una vittoria che vale doppio.Il goal mi è venuto d’istinto, inizialmente sembrava che prendesse la traversa, ho fatto un gran bel goal.La partita di oggi era importante, ma lo sarà anche quella di Catanzaro, loro sono una squadra che può vincere il campionato. Oggi abbiamo dato dimostrazione di essere una grande squadra, perché abbiamo saputo soffrire e superare un momento di difficoltà.”
Autore del goal vittoria, Giacomo Calo’:
Calò :” Dedico il goal alla mia ragazza. Avevo provato questa giocata in allenamento e oggi ci sono riuscito. È il mio primo goal la maglia della Juve Stabia e sono felice, quando segni e vinci e tutto più bello. Sono veramente molto felice per questa vittoria.”
Conclude Mister Fabio Caserta:
Caserta: “Voglio fare i complimenti al Rende. Una vittoria sofferta, Stallone ha fatto bene, un ragazzo di valore. Avevamo un problema sugli esterni. Rifarei la scelta di Stallone anzi gli dedico la vittoria,la sua sostituzione non è stata una bocciatura. Oggi abbiamo sofferto ma è normale fa parte del gioco. Avere alternative è un fattore importante. Oggi non ho voluto cambiare modulo, la squadra sta andando bene così. Akatou non sta benissimo, gli manca il ritmo partita. I goal dei ragazzi sono stati belli. È stata una bella partita. Al derby di Coppa Italia ci pensiamo da lunedì. Auteri, Fontana e Sottil fanno un campionato a parte noi abbiamo altri obiettivi, lo dicono gli esperti, certo non io.”