Juve Stabia: Le vespe perdono anche a Monopoli, una gara brutta che ha premiato i padroni di casa
Juve Stabia: Editoriale del giovedi, il secondo di questa settimana. Cambiano le parole, cambiano gli allenatori ma alla fine il risultato è sempre lo stesso. Vespe ancora sconfitte, la III consecutiva ed il Monopoli riesce a portare a casa il pot da tre punti con il minino sforzo.
La squadra è apparsa senza idee, lenta nella manovra e mai realmente pericolosa verso la porta di Loria che ha passato una serata da spettatore non pagante. Un primo tempo regalato, l’ennesimo di questa stagione ed una ripresa con l’idea di provare a ribellarsi al risultato con una reazione di nervi ma che non mai portato seri pericoli alla difesa dei Gabbiani. A Fine gara sui “social” si è verificata la classica ira dei tifosi e nessuno è stato risparmiato. Squadra, società ed allenatore. Tutti colpevoli di questo periodo no. Il calcio è davvero un gioco strano, in pochi giorni la piazza è passata dall’entusiasmo alla depressione e la squadra da un percorso importante è piombata nei pressi della “Red zone”. Una situazione poco piacevole per i colori gialloblu.
Ieri si è visto qualche piccolo segnale di vita di alcuni reparti. Russo ha sicuramente offerto sicurezza, quella vista raramente dai suoi predecessori e la difesa ha offerto una prova incoraggiante. In mediana, senza Berardocco e Schiavi, assenze pesanti, era difficile poter accendere la luce ma i problemi arrivano ancora una volta dalla voce attacco, con gli esterni che non riescono a graffiare e creare quella superiorità numerica e quel guizzo capace di spaccare ed accendere la partita. Il mercato di gennaio è lontanissimo e manca in pratica un mezzo girone di andata per concludere il classico giro di boa. In teoria il tempo per risalire si sarebbe pure ma senza un’identità di gioco, senza cattiveria agonistica e tutte queste situazioni qui, l’idea è che il “malato” possa soltanto peggiorare e non guarire. Domenica arriva il Messina, una vittoria sarebbe medicina utile per la squadra e per la piazza ma basterebbe anche ritrovare quella garra charrúa capace di spaventare l’avversario. Aria di crisi per i colori gialloblu ed adesso la prossima fermata sembra una montagna difficile da scalare.