Juve Stabia continuano i nostri focus sui calciatori protagonisti del meraviglioso colpo di teatro a firma di Guido Pagliuca.
Oggi ci tocca volare in difesa e parlare di uno degli uomini di esperienza della squadra, un ragazzo che nel corso del campionato ha lavorato molto ed ha fatto parlare il campo ossia Cristian Andreoni calciatore, classe ‘92.Come detto prima il suo curriculum sono di quelli pesanti: Pordenone e Bari, ha giocato fra B e C con Pro Patria, Reggiana, Bassano, Vicenza e Ascoli.
Tanta esperienza e voglia di lottare per questo ragazzo che ha macinato km nel corso del campionato.
Nel corso delle puntate precedenti abbiamo raccontato di Andreoni come sia diventato attore protagonista nel corso del torneo e giocosamente lo abbiamo spesso definito come la “Coca Cola” la bevanda che sta bene sia con il dolce ma anche con il salato e che spesso non manca sulle tavole non solo Italiane.Allora il ragionamento calcistico da fare è semplice perchè il classe 92 ha offerto quella consapevolezza di poter fare più ruoli per la gioia di Mister Guido Pagliuca. Insomma a prescindere dal modulo oppure dal ruolo il buon Andreoni può giocare sempre anche se lo abbiamo visto spesso sul binario destro della porta di Thiam.
L’uomo giusto al posto giusto e la filosofia “multiruolo” appresa molto probabilmente dalla leggenda Javier Zanetti uno dei suoi modelli calcistici preferiti.Dopo la gara contro il Crotone, quella dello Stadio “Scida” fu uno dei migliori in campo e quella prestazione generale da parte della Juve Stabia fu importante ma lui alla fine della fiera risultò uno dei migliori in campo.
Piano piano si è preso la maglia da titolare andando a convincere la critica prima ed i tifosi poi che hanno apprezzato le giocate e grande personalità dell’uomo arrivato da Vaprio D’Adda.Una esagerata voglia di vincere per un ragazzo che ha saputo indossare la maglia rosa insieme al gruppo, dove ha offerto corsa, grinta, fatica e sudore, pedalata su pedalata andando a superare tutti gli ostacoli del campionato fatti di Gran Premi della Montagna, grandi avversari e tappe dal sapore Passo del Brocon ma alla fine della corsa anche lui ha ricevuto l’importante e meritato riconoscimento.
Passista-scalatore e vincente come il mito del ciclismo ( Per restare in tema) Ivan Basso, uomo di vittorie, carisma ed alta classifica per una storia fatta dal capitolo del “Tiranno Gentile” in versione gialloblu.