<strong>Juve Stabia. E confondo i miei alibi e le tue ragioni, come direbbe Francesco De Gregori in una sua famosa canzone. In effetti sono tanti gli argomenti da raccontare:
Juve Stabia – Palermo 1-2, non e’ tutto scritto nel risultato come spesso succede nel calcio ma bisognerebbe fare due editoriali in uno per raccontare la partita. Difficile, non impossibile e quindi ci proviamo:
Il Palermo passa a Castellammare di Stabia, prima vittoria rosanero del campionato, una squadra che passa con il mimino sindacale, senza fare il classico partitone ma giocando con umilta’ e tanta generosita’ e fortuna ( Quella nel calcio come nella vita non gusta mai). La Juve Stabia si perde nel rebus rosanero, andando a creare tanto inutile e sterile tiki-taka. Ci dispiace, ma noi non abbiamo visto una Juve Stabia bella come ha recitato il Mister Padalino in conferenza stampa oppure quella squadra capace di creare una mole di palle goal impressionati come ha dichiarato il Presidente Andrea Langella. Tanta sterilita’ e poco concretezza in fase offensiva, una sorte di rebus irrisolvibile da qualche partita per i colori gialloblu.
Nell’altro racconto e qui siamo in sintonia con il Mister e Presidente c’e’ il coro di malcontento contro la direzione di gara. Se quello su Bubas era rigore ma non solare invece quello su Mastalli era chiaro e limpido come un cielo di primavera. Sarebbe curioso capire perche’ non siamo stati concesse queste massime penalita’. Sul primo episodio, il difensore tocca al palla con la mano, una azione di gioco veloce e puo’ anche passare ma sul secondo con una palla che viene deviata in maniera netta…poi il rigore e’ arrivato, al minuto 94 e molto probabilmente il meno netto dei tre episodi.
Infine esisterebbe anche un terzo racconto, quello che va verso domenica, verso il derby contro la Turris. Una partita che a prescindere dall’avversario deve necessariamente fare classifica per non andare in crisi, per far sorridere il popolo e per non entrare in qualche vortice come successo gia’ qualche mese fa.