Juve Stabia- Il giorno dopo la tristezza del Menti


Juve Stabia- Le vespe di Stefano Sottili non vanno oltre il pareggio contro la Fidelis Andria. Una brutta prestazione ed ennesimo sorriso amaro.

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Juve Stabia-Si incontrano al Menti nell’ultima gara dell’anno, la prima del girone di ritorno, due squadre in crisi che cercano di fare risultato per dare serenità ai loro ambienti in queste festività natalizie. Sottili sceglie di non affidarsi al minutaggio, rinunciando ai giovani in difesa per schierare la vecchia guardia Russo in porta e Tonucci in difesa, con lo stesso modulo e i soliti uomini a centrocampo e in attacco, mentre il suo collega Ginestra può contare sul recuperato Alcibiade in una difesa che ha il bravo Dini come portiere. La Fidelis gioca bene all’inizio e alla fine del primo tempo, segnando con Piazza il gol del vantaggio sul filo del fuorigioco dopo un paio di conclusioni da fuori, che sibilano a lato di Russo, che si ritrova il centravanti pugliese, palla al piede e solo davanti a lui, su lancio dalla metà campo avversaria. Finalmente lo Stabia prende a giocare con Stoppa sugli scudi, abile a conquistarsi il rigore del pareggio, realizzato da Eusepi e a sfiorare il raddoppio in due circostanze, in cui impegna severamente Dini, costretto a rifugiarsi in angolo. La parata più difficile Dini, omonimo del politico italiano ex presidente del consiglio e fondatore del partito rinnovamento italiano, la compie su Eusepi, che in acrobazia raccoglie una felice intuizione di Berardocco, bravo ad inserirsi e a rifinire per il bomber stabiese e poi deve ancora intervenire su un tiro da fuori di Bentivegna e un’altra conclusione di Stoppa, autentico mattatore della parte centrale del primo tempo.

La parte finale della frazione invece si caratterizza per un paio di azioni insidiose dei pugliesi, che non riescono ad inquadrare la porta, come peraltro lo stesso Panico, che nell’unica conclusione colpisce il pallone in modo sbilenco, spedendolo altissimo sulla traversa di Dini. La ripresa è meno intensa di opportunità per entrambe le squadre e nel primo quarto si lascia preferire la Fidelis, che con Carullo spinge molto sulla sua corsia e si rende pericoloso soprattutto in una circostanza, con un traversone che diventa quasi un tiro. Sottili inserisce il giovane Guarracino per il deludente Panico e addirittura rischia subito di essere espulso, ma poi lo Stabia riprende ad attaccare, cercando di favorire Eusepi al quale fa difetto l’appoggio dei cursori bassi Donati e Rizzo, che non si propongono efficacemente sul piano offensivo. Lo stesso Stoppa non ripete la buona prestazione del primo tempo e bisogna affidarsi alla bravura di Russo, autore di una splendida parata di piede sul tiro di Tulli, per evitare il nuovo vantaggio della squadra di Andria, che mai nella sua storia è riuscita a battere lo Stabia a Castellammare. Sottili capisce che la Fidelis sta prendendo campo e allora decide di coprirsi inserendo il mediano Davi’ al posto del trequartista Bentivegna e così l’ultimo quarto della ripresa vede uno Stabia più determinato e propositivo, seppure molto meno pericoloso rispetto alla prima frazione di gioco. Ginestra nel finale inserisce Bolognese e Alberti per ottenere il primo pareggio in trasferta del suo campionato, soffrendo per l’espulsione di Carullo, che costringe la sua squadra a giocare in dieci gli ultimi dieci minuti.

Le ammonizioni stabiesi di Tonucci e Berardocco pure sono pesanti perché costringeranno Sottili a fare a meno dei due calciatori nel difficile derby del Partenio dopo la sosta, al cospetto dell’Avellino dell’ex condottiero Piero Braglia. Sottili si gioca nel finale pure la carta Evacuo al posto di Altobelli, per provare a sfruttare la superiorità numerica e vincere per regalare un Natale un poco più felice ai tifosi, che hanno esposto in curva striscioni di contestazione alla squadra per le ultime sconfitte in trasferta. Onestamente anche questa gara ha confermato i limiti di questa squadra, che manca di esterni adeguati a supportare le punte e di una adeguata concretezza in fase offensiva. Insomma di questi tempi magri e tristi, per la conferma delle restrizioni delle libertà individuali per combattere i contagi del temibile virus, bisogna accontentarsi di trascorrere in serenità con la famiglia le festività natalizie. Eppure Evacuo avrebbe potuto fare meglio nel recupero, mettendo dentro la palla del vantaggio davanti a Dini e in quel caso il suo gol avrebbe avuto più valore dei miei auguri di buon Natale e anno nuovo, che vi assicuro essere sentiti per tutti i lettori, che hanno la pazienza di leggere i miei articoli ogni qual volta termina una partita del glorioso Stabia, che a differenza di quello attuale, invero piuttosto modesto, nel 1945 seppe vincere addirittura un campionato di valenza nazionale alla fine del secondo conflitto mondiale.

 

Di Gianfranco Piccirillo

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