Juve Stabia, il punto post gara dopo Pontedera


Il pensiero post gara di Gianfranco Piccirillo.

Dopo la sconfitta interna nel derby con la Turris era lecito attendersi un immediato riscatto dello Stabia nel turno infrasettimanale sul neutro di Pontedera, per l’indisponibilità dell’impianto di Tuscia, contro la formazione del Monterosi, che nel passato campionato riuscì a togliere ben cinque punti di sei alla squadra di Castellammare. E invece nel primo tempo l’unico aspetto da elogiare è la discreta presenza di tifosi stabiesi sugli spalti dell’Ettore Mannucci, nonostante la grande distanza dall’ex città delle acque e il giorno lavorativo. Colucci si ostina a fare giocare Scaccabarozzi esterno offensivo a sostegno di Bentivegna e Pandolfi con risultati piuttosto scarsi e si limita ad inserire Caldore al posto dello squalificato Tonucci e Mignanelli per Dell’Orfanello in difesa e Maselli e Gerbo a centrocampo per Berardocco e Ricci, riuscendo a costruire un’unica occasione, seppure clamorosa, con un tiro sballato di Pandolfi nei primi minuti in un’ azione di ripartenza da una distanza non lontana dal portiere Marco Alia. Il tecnico dei laziali Menichini lascia l’ex Carlini e Costantino in panchina per fare posto a molti giovani, sfruttando come peraltro lo Stabia con Barosi, Maggioni e Maselli l’incentivo del minutaggio degli under. Dopo il sonno prolungato della prima frazione le squadre provano a fare qualcosa nella ripresa per mettere nelle condizioni gli attaccanti almeno di provare qualche conclusione, ma in nessuna circostanza l’ex stabiese Alessandro Rossi riesce a rendersi veramente pericoloso, e poi per fortuna a sbloccare una bruttissima gara arrivano i cambi. Il primo è quello di Colucci che inserisce l’ex attaccante del Napoli primavera D’Agostino per un abulico Bentivegna, mentre nel Monterosi entra il forte attaccante Rocco Costantino, che l’anno scorso segnò una tripletta proprio al posto dell’ex Rossi, che anche lontano da Castellammare rimane un oggetto misterioso. Ci vuole l’esperienza di Gerbo a rompere la monotonia della gara, perché riesce a conquistare un rigore, che però Pandolfi getta malamente alle ortiche, con un tiraccio alto, molto simile a quello all’inizio del primo tempo. Il rigore però è sembrato generoso e Pandolfi evidentemente ha pensato di restituire all’arbitro la gentilezza ricevuta, un gesto che l’attaccante si poteva risparmiare, considerando che il var non c’è in serie C e io aggiungo fortunatamente, ma ovviamente sia la prima, che la seconda sono solo mie personali considerazioni. Il fatto invece che l’ex Carlini abbia delle notevoli qualità tecniche è un dato oggettivo, per cui assieme a Costantino cambia completamente l’atteggiamento offensivo della squadra laziale, che solo con la loro presenza riesce a creare pericoli per Barosi, che vede un paio di palloni sfiorare la sua porta. Nell’ultimo quarto di gara Colucci si decide a mettere in campo Silipo e Berardocco per Gerbo e Maselli e la partita cambia completamente di nuovo volto a favore dello Stabia. Pandolfi cerca di riscattare gli erroracci precedenti e sfiora un gol di grande qualità con un pallonetto su Alia, salvato da Borri sulla linea, ma soprattutto ha il grande merito di incardinare l’azione che porta Mignanelli a trovare il vantaggio, con un tiro molto ben piazzato da posizione defilata, ma solo davanti al portiere. Anche Barosi deve guadagnarsi la pagnotta, con un grande intervento in angolo sulla punizione del sempre apprezzato dai tifosi stabiesi conte Max e nel finale ci sono le maggiori emozioni di una gara, che ha recuperato interesse comunque in tutta la ripresa. Colucci inserisce Vimercati e Peluso per Maggioni e Pandolfi, mentre il Monterosi prova a cercare il gol del pareggio, impegnando severamente Barosi su un colpo di testa molto pericoloso del difensore centrale di colore Mbende e costringendo lo stesso giovane e bravo portiere a perdere un poco di tempo, rimediando pure un cartellino giallo. In ogni caso la vittoria dello Stabia appare meritata, seppure ottenuta con il minimo scarto e un pochino di sofferenza negli ultimi minuti e così c’è stato il riscatto atteso dopo la delusione del derby, che però deve essere confermato anche nella prossima gara di domenica pomeriggio contro una squadra temibile come il Monopoli, che da alcuni anni sta recitando un ruolo da protagonista nella terza serie calcistica nazionale.

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