Juve Stabia le vespe di Castellammare Di Stabia pareggiano 0-0 contro il Giugliano il racconto di Gianfranco Piccirillo dell’Associazione Stabiamore:
Juve Stabia Giugliano 0-0 .Le temperature molto basse di questi giorni allontanano il pubblico dagli stadi e pure il Menti non è esaurito, anche se sono comunque tanti i tifosi presenti in tutti i settori, compresa la curva degli ospiti.
Pagliuca è ancora squalificato e assieme a Tarantino decide di accantonare il minutaggio, inserendo Andreoni in difesa, Maselli a centrocampo al posto di Leone e Mosti in fase offensiva, anche se con il compito ulteriore di marcare il regista basso del Giugliano, Luca Berardocco, ex stabiese come il portiere Danilo Russo, il difensore Marco Caldore, i panchinari Scognamiglio e Diop e lo squalificato Sorrentino.L’allenatore Bertotto ha bleffato alla vigilia, dicendo di voler giocare in casa della capolista in modo offensivo come in altre gare, e invece tiene la difesa molto alta, creando densità in mezzo al campo con tanti calciatori, lasciando poco spazio agli attaccanti stabiesi.
Lo Stabia non brilla in fase di impostazione, sbagliando molti appoggi, risentendo molto dell’assenza dello squalificato Leone, ma riesce ad essere pericoloso con Mosti e Buglio che impegnano l’esperto portiere stabiese Danilo Russo e ancora Candellone e lo stesso Buglio che sfiorano la porta del Giugliano.C’è pure un’azione dubbia nell’area di rigore ospite, con un fallo di mani non sanzionato dal direttore di gara, perché probabilmente ritenuto non volontario.
Alla fine del primo tempo lo Stabia costruisce le occasioni migliori con Mignanelli e Candellone, impegnando Russo nella stessa azione, ma il primo tiro è quello più importante e poi Romeo sbaglia incredibilmente a pochi passi dalla porta, il più facile dei gol, tirando alto sulla traversa.Sarebbe bastato toccare di piatto la palla, per metterla in porta, come tutti i grandi attaccanti d’area come ad esempio Jan Rush, avrebbero saputo fare agevolmente, ma nel calcio attuale questo tipo di centravanti sta sempre più scomparendo e poi Romeo non è una punta di ruolo.
Nella ripresa lo Stabia continua ad attaccare, ma non riesce ad essere lucido, aumentando il rammarico per l’assenza di Leone e il mancato inserimento di Gerbo al suoi posto, perché il giovane Maselli non convince assolutamente in fase d’impostazione e perde pure un paio di palle velenose, che avrebbero potuto compromettere ulteriormente il risultato.Come se non bastasse, dopo un’altra parata di Russo su Buglio, Maselli conclude malissimo una bella azione, condotta in surplace da Candellone e Piscopo.
Anche Mignanelli mette alto oltre la traversa, su traversone di Andreoni più o meno dalla stessa posizione, in cui ha segnato al Partenio, e dopo i primi cambi di Bertotto anche Pagliuca si decide ad inserire Adorante al posto di Mosti, creando i presupposti per aprire gli spazi da una parte e dall’altra, perché lo Stabia passa a giocare con tre attaccanti, e sulla sponda del Giugliano Berardocco riesce finalmente a toccare più palloni, non avendo più l’assillo della marcatura del centrocampista offensivo, arrivato a Castellammare nel mercato di gennaio.Adorante si mette subito in evidenza con un tiro dal limite, ma para facilmente Russo e arriva il secondo episodio sospetto in area ospite con un altro tocco di mani non sanzionato, su tiro di Piscopo.
Nell’occasione probabilmente Adorante avrebbe fatto meglio a tirare, ma il direttore sportivo dello Stabia si arrabbia tantissimo e viene espulso dall’arbitro, oggi quasi mai convincente nell’interpretazione dei falli di gioco, e Lovisa nella conferenza post gara si lamenta giustamente di queste ripetute espulsioni nei confronti di tecnici e dirigenti sulla panchina dello Stabia, parlando esplicitamente di una caccia all’uomo mirata.Tornando alla partita bisogna ricordare un altro paio di situazioni sbagliate dagli attaccanti stabiesi, ma anche l’azione più clamorosa, che capita proprio sui piedi dell’ex regista dello Stabia, Luca Berardocco, che sbaglia il gol della beffa da posizione favorevole, rimediando poi, e sicuramente non per questa occasione sbagliata, i fischi ingenerosi dei tifosi stabiesi, che forse sfogano sul centrocampista del Giugliano tutta la delusione per il secondo pareggio interno consecutivo. Pagliuca effettua i cambi in modo tardivo, inserendo nei minuti finali contemporaneamente Baldi, Meli e Piovanello al posto di Andreoni, e dei deludentissimi Maselli e Romeo.
Insomma la gioia per il pari in rimonta del Partenio dura poco, perché nella giornata la squadra irpina ha recuperato due punti dopo la vittoria di Foggia, e adesso lo Stabia sabato pomeriggio prossimo è atteso dalla difficile trasferta del Viviani contro il Potenza, mettendo l’Avellino nella condizione di poter sperare di accorciare ulteriormente in classifica.Ovviamente non bisogna dimenticare anche le altre avversarie, campane e non, con il Crotone e il Taranto, che però in giornata fortunatamente non sono riuscite a recuperare punti, pareggiando in casa la prima con la Virtus Francavilla, e perdendo a Messina la seconda.