Juve Stabia-Mezavilla, un capitolo che fa male, una storia d’amore che sembra oramai arrivata al “Game Over”. Era necessario questo divorzio?
Juve Stabia-Mezavilla e’ un binomio incredibile, una storia romantica iniziata, interrotta e ripresa clamorosamente. Il giocatore Brasiliano ha vestito per ben sei stagioni la maglia delle vespe, la prima volta con Piero Braglia al timone con la promozione in Serie B e gli anni dolci, il resto e’ storia recente con Fabio Caserta dal sapore in salsa agrodolce.
Un capitolo iniziato qualche giorno fa con la notizia che Mezavilla e la Juve Stabia si sarebbero separate. Uno spiffero , una voce di corridoio diventata poi reale con le parole del Direttore Sportivo Ghinassi: ” Non e’ vero che abbiamo scaricato Mezavilla” andando a spiegare le sue regioni.
In ogni “incidente probatorio ” che si rispetti, arriva un video messaggio del giocatore sud americano che spiega invece la sua versione: ” Avrei voluto un pò più di rispetto, chiarezza e verità da parte della societa’.”
Insomma se non e’ rottura totale poco ci manca e dare ragione a qualcuno delle due parti diventa difficile. La piazza e’ per Mezavilla, la bandiera, il simbolo e la domanda sorge spontanea come direbbe il grande Antonio Lubrano. Era necessario questo divorzio?
La tifoseria e’ ancora ferita per questa clamorosa retrocessione, una piazza che aspetta ancora risposte sul futuro anche perche’ sono mesi che non ci sono dichiarazioni ufficiali dal quartier generale con i soli Improta e Ghinassi a rappresentare la societa’ del Viale Europa. Certo, bisogna guardare al futuro ed al prossimo campionato,anche se digerire la retrocessione e’ impresa molto difficile ed onestamente questo colpo di teatro tra il sud americano e la societa’ e’ l’ennesimo capitolo della storia recentissima da segnare con la matita rossa.
Leggi le dichiarazioni di Mezavilla:
Leggi la Conferenza Stampa di Ghinassi:
