«Ogni maledetta domenica si vince o si perde, resta da vedere se si vince o si perde da uomini.» Al Pacino
Verso Juve Stabia vs Trapani, una partita che puo’ valere veramente una stagione, le vespe devono dimenticare il recente passato e ricordare i momenti felici di qualche settimana fa.
Servira’ la migliore Juve Stabia della Stagione per battere il Trapani e la spinta dei 10,000 del Romeo Menti sara’ determinante per riuscire a realizzare l’impresa. Senza girarci troppo intorno al discorso, questa gara vale la Serie B, conta non perdere ma vincere significherebbe iniziare a mandare le partecipazioni per la festa.
Ci saranno assenze in casa Fabio Caserta, ma ovviamente questa non deve essere una scusante anche se avere Vitiello, Mezavilla ed Allievi, avrebbe aiutato non poco il tecnico calabrese.
Tutto e’ sospeso per un punto, tutto e’sospeso per un centimetro, come spesso succede in ogni maledetta domenica, noi proprio con il discorso di Tony D’Amato ( Al Pacino), vogliamo concludere questo articolo, perche’ nel cuore di ogni tifoso sono sospese tante emozioni e paure. Tutto balla per quel centimetro e solo la Juve Stabia puo’ scrivere la storia, un finale dolce, un finale da incubo che nessuno si augura a Castellammare di Stabia, un centimentro che puo’ fare la differenza e mandare una citta’ intera nell’olimpo dei vincitori
Il discorso di Al Pacino del meraviglioso film:
Non so cosa dirvi davvero. Tre minuti alla nostra più difficile sfida professionale. Tutto si decide oggi. Ora noi o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso, signori miei. Credetemi. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce. Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta. Io però non posso farlo per voi. Sono troppo vecchio. Mi guardo intorno, vedo i vostri giovani volti e penso “certo che ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare”. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio. Sapete, col tempo, con l’età, tante cose ci vengono tolte, ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri, e così è il football. Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo. Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa. Ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni break della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo. In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. In quei dieci centimetri davanti alla faccia, ma io non posso obbligarvi a lottare. Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra, signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente. È il football, ragazzi, è tutto qui. Allora, che cosa volete fare?