Juve Stabia: Padalino il “Normal One” gialloblu’
Juve Stabia: Non era facile raccogliere l’eredita’ di Fabio Caserta per due motivi, la prima perche’ l’attuale allenatore del Perugia ha vissuto un legame intenso con la piazza di Castellammare di Stabia, sia come calciatore che come allenatore, senza dimenticare anche l’aspetto umano ma anche perche’ la retrocessione e’ stata come il classico vaso bello ma rotto e quindi bisogna ricomporre i pezzi. Una sfida difficile quella di Pasquale Padalino.
Nel ragionamento bisogna anche fare i conti con una situazione che molti hanno dimenticato, lo slittamento del campionato. Infatti, con la pandemia ed i campionati giocati in estate, la Juve Stabia si e’ dovuta leccare presto le ferite e programmare un campionato in pochi giorni. Mai visto, nella storia del calcio una squadra che in sede di ritiro non ha disputato nessuna amichevole e come recita il copione del pallone le amichevoli pre-campionato servono per provare tante situazione e per mettere benzina nel motore.
Le difficoltà ci sono state e si sono rivisti vecchi problemi come ad esempio la difficolta’ di “Essere Juve Stabia” lontano dal Romeo Menti. L’allenatore si e’ preso le critiche della piazza ed ha continuato a pedalare a testa bassa in silenzio e con grande umilita’. Nel nuovo anno, le vespe hanno iniziato a giocare non solo un calcio divertente ma sono diventate maledettamente pratiche ed oltre alla questione trasferta hanno risolto pure il problema “Mal di goal”. 4 al Palermo, 4 alla Turris e 3 alla Paganese, un dato impensabile fino a qualche mese fa. Unico neo le continue assenze per infortunio, una sorte di buco nero che sta perseguitando la squadra gialloblu.
Un bravo a Mister Padalino che sta facendo di necessita’ virtu’, facendo parlare il campo, senza spot da pubblicita’, senza montarsi la testa, un “Normal One” con numeri da “Special”.