Juve Stabia-Paganese, nel ricordo del Dios del calcio- Editoriale del lunedi
Juve Stabia-Paganese e’ stato un derby dai mille racconti, una partita infinita, non bellissima ma sicuramente ricca di sfumature. Si inizia con il ricodo del mito Diego Armando Maradona da parte della societa’ SS Juve Stabia con la canzone famosa ” La mano de Dios di Rodrigo poi maglia celebrativa per il Dios del calcio e momento di raccoglimento prima della gara.
La partita e’ stata ricca di contenuti perche’ non e’ stata assolutamente mai banale. Le vespe che segnano subito con Romero, la Paganese che la riprende con Mendicino, Tomei che ci mette spesso le mani, Diop che grazia un paio di volte il suo passato, Scarpa, non proprio un ragazzino che continua a disegnare un calcio veramente ottimo. Insomma nascono molti contenuti. Nel mezzo la partita spesso diventa soporifera con possessi di palla e infinite pause, forse il direttore di gara ha anche fischiato un po troppo non facilitando il gioco fluido.
Si sapeva che non sarebbe stata una gara facile per le vespe, le squdre di Erra in questi anni ci hanno abititato spesso a partite importanti e di sacrificio e da un punto di vista della manovra gli azzurro stellati hanno fatto meglio delle vespe. Ma le emozioni non sono finite qui. Il ritorno di Ripa in campo, il rosso alla Paganese ed il palo clamoroso della Juve Stabia in pieno recupero che grida ancora vendetta. Alla fine nasce un pareggio giusto che fa classifica per entrambe per questo derby che ripetiamo e’ stato bello ma non bellissimo.
Si, sapeva che questa contesto avrebbe meritato una cornice di pubblico importante e Diego Armando Maradona avrebbe meritato lo Stadio Pieno non solo a Castellammare ma in tutto il mondo. E’ una causa di forza maggiore sicuramente e questo derby passera’ alla storia come il derby del Dios del calcio con la Castellammare sportiva che ha voluto omaggiare l’icona e la leggenda del calcio mondiale.