Juve Stabia: Parla l’ex Morris Molinari
Juve Stabia, parla la bandiera Morris Molinari, l’ex difensore delle vespe, racconta l’inizio di stagione a Magazine Pragma in una intervista esclusiva:
Finalmente è arrivata la prima vittoria della Juve Stabia. Che cosa può significare nella testa dei calciatori?
Può significare tutto, ma anche niente. Ha aiutato sicuramente a bloccare un po di ansia e un po di critiche inutili. Va presa come stimolo e trasformata in scintilla che accende il fuoco.
Qualcuno ha criticato Fabio Caserta, successe anche con Piero Braglia.
Si potrebbe rivedere lo stesso film con il lieto fine?
Fabio è consapevole delle difficoltà che troverà, ed una di queste difficoltà è anche quella di gestione le critiche, anche se secondo me arrivano da un 20% di sostenitori. Anche la squadra di Braglia in serie C non era di prima fascia e poi si ritrovò in B, quindi il salto di categoria è sicuramente più traumatico rispetto ad una compagine già costruita in C per la vittoria.
La piazza era depressa. Adesso sembra che la musica sia cambiata. Che cosa vorresti dire ai tifosi?
Tutte le piazze sono esigenti, ma alcune sono un pochino più equilibrate e ti danno un po più tempo. Castellammare è una piazza molto generosa e passionale, ma ha anche più sbalzi di umore con effetto jo-jo. Ai tifosi posso solo suggerire di stare vicino alla squadra soprattutto nei momenti di difficoltà, è lì che si vede la crescita e la maturità.Dargli addosso sarebbe la cosa più semplice, ma anche la cosa meno produttiva.
La sosta dopo una vittoria può essere utile oppure no?
Forse era meglio giocare subito, visto che l’ umore era alto. ma questo credo che influisca poco.
I tifosi ti aspettano sempre. Quando torni a Castellammare di Stabia a vedere le vespe?
Castellammare è nel mio cuore. E’ sempre il primo risultato che vado a vedere. Verrò presto.
Si ringrazia Morris Molinari per il tempo concesso per questa intervista