Juve Stabia- Potenza 0-0, il racconto di StabiAmore
Juve Stabia-Potenza, il racconto di G.Piccirillo dell’associazione Stabiamore che commenta il pareggio ad occhiali delle vespe:
Ancora una volta lo Stabia conferma la sua solidità difensiva, ma pure le sue grandi difficoltà in fase offensiva. Colucci a Latina aveva affrontato le difficoltà dell’inferiorita’ numerica, superandole brillantemente con lo spostamento di Altobelli al centro della difesa e anche oggi ha dovuto confermare la scelta, per le indisponibilità di Tonucci, Cinaglia e Vimercati, recuperando Maggioni sulla corsia bassa destra e preferendo Santos a Zigoni come punta centrale. Il Potenza di Raffaele detiene il record europeo di pareggi, dimostrando a sua volta una buona impostazione tattica, ma qualche spunto in più in attacco per la buona prova soprattutto di Di Grazia e Caturano, che ha la migliore occasione dopo un mezzo fallo su Altobelli, costringendo Barosi ad una parata di piede sulla sua conclusione in piena area. Lo Stabia nel primo tempo si sveglia solo nella parte finale, nella quale avrebbe potuto sfruttare meglio le occasioni di Pandolfi, che come al solito è abile nella creazione degli spazi, ma non nella conclusione. Tutti i calciatori offensivi dello Stabia sono insufficienti in questa gara, mentre sono da elogiare i reparti di difesa e centrocampo nel quale spiccano Berardocco e Scaccabarozzi, meno Ricci. Peccato solo per quelle conclusioni mancate o sbagliate proprio dei centrocampisti e in particolare da Berardocco e Ricci, che avrebbero potuto cambiare il volto della gara. Anche il Potenza però ad inizio ripresa manca delle azioni importanti, colpendo pure un palo, ma è Steffe a sprecare le migliori, calciando alto sulla traversa o facendosi irretire dal bravo Barosi. Anche Di Grazia grazia lo Stabia, sbagliando la misura di un tiro da favorevole posizione e solo quando entrano Guarracino e Bentivegna per Pandolfi e D’Agostino, la squadra di Castellammare ricorda che sta giocando al Menti e che quindi dovrebbe vincere o almeno provare a farlo in modo serio e convincente. L’ex calciatore del Palermo Bentivegna crea un paio di pericoli sugli sviluppi dei calci piazzati e lo stesso Guarracino, oltre che per un’apprezzabile vivacità, si fa notare anche per una conclusione dal limite, finita però piuttosto alta.
I cambi finali prevedono l’ingresso in campo nel Potenza anche dell’ex Del Sole, che nello Stabia non ha mai convinto nonostante le credenziali della scuola Juventus, e di Silipo per Ricci, mentre il pubblico aspettava Zigoni al posto di un abulico Santos, riuscendo a rendere comunque interessante gli ultimi minuti, come quelli delle gare del Mondiale in Qatar. E forse proprio Santos si è ricordato dell’importanza di fare un gol decisivo, quando ha tentato la deviazione in una delle ultime azioni, ma riuscendo solo a travolgere il portiere Gasparini, che come Barosi merita un’ampia sufficenza, senza però compiere interventi particolarmente difficili. Fanno eccezione solo l’intervento del portiere stabiese su Steffe e quello potentino su Pandolfi, ma solamente per la bravura nel chiudere lo specchio perché il risultato ad occhiali non fa una grinza, confermando pregi e soprattutto i difetti di entrambe le squadre, che dovrebbero esprimere un calcio migliore, se non altro per onorare le tifoserie che hanno colorato gli spalti del Menti, oggi riempito anche da alcune associazioni impegnate nell’assistenza a persone con difficoltà motorie , che sono state invitate dalla società di casa, con un gesto davvero apprezzabile. Ora lo Stabia ancora una volta dovrà cercare di raccogliere i punti persi in casa in trasferta, dove giocherà sia mercoledì nel turno infrasettimanale al Partenio di Avellino, che domenica in Puglia con la Fidelis Andria, cercando se possibile di andare oltre gli 0-0, che cominciano ad essere tanti in questa stagione.