<strong>Juve Stabia: Sicilia dolce o amara?
La Juve Stabia, sabato prossimo, giochera’ allo Stadio Provinciale di Trapani, per provare ad uscire dalla crisi, le vespe sono ferite, ma non sono morte, anche perche’ basta una vittoria per prendere consapevolezza dei propri mezzi.
Le vespe, sono in ritiro in Sicilia e dalla Sicilia spesso sono arrivati i verdetti che hanno spesso segnato la storia recente del club. Nell’ultimo anno di cadetteria, proprio a Trapani, arrivo’ la matematica per la retrocessione, nella scorsa stagione, la regione della Trinacria e’ stata giudice di alcuni vedetti di cassazione.
Prima vittoria a Siracusa, nella prima giornata di campionato, un fatto piu’ unico che raro perche’ il De Simone e’ stato terra di sorrisi tra i tifosi e di pochissimi sul manto erboso, senza dimenticare il cattivo feeling tra la giornata numero uno e la vittoria per i colori della Castellammare sportiva. Successivamente, altre tappe, hanno fatto capire la forza delle vespe, Catania, ad esempio, nonostante il rigore di Lodo e la sconfitta, da quella partita si riusci’ a capire la forza enorme della Juve Stabia contro un avversario difficile, poi l’Angelino Nobile di Lentini, la Remuntada e la Serie B messa praticamente sul petto. Gioie e dolori, se non mi credete, chiedetelo a Gaetano Fontana, la sua squadra era prima in classifica, poi la doppia trasferta Messina e Siracusa, uno score di zero punti raccolti ed una crisi che si concluse poi con l’esonero dell’ex calciatore di Napoli e Fiorentina.
Anche nel primo anno di Fabio Caserta come allenatore, la Sicilia ha sempre regalato partite dal sapore molto particolare, Siracusa, nei primi di dicembre, fece capire che la squadra era veramente tosta, vittoria sempre al De Simone, contro l’Akragas, la sconfitta a Trapani ma nelle battute finali del campionato, un pareggio eroico a Catania, mise fine ai piani di promozione dei ragazzi di Lucarelli e consegno’ un pezzo importante di play off alle vespe. Sicilia dolce, Sicilia amara, che chissa’ cosa succedera’ sabato.