Il cielo a volte, invece, ha qualche cosa di infernale- Con il titolo di una bella canzone di Battiato e Carmen Consoli, iniziamo questo editoriale, sono strani giorni in casa Juve Stabia e domenica arriva il Trapani:
La Juve Stabia si mangia le mani, pareggio allo Stadio Ventura di Bisceglie, pesa sullo score l’inizio e la fine, il rigore calciato alto da Carlini all’inizio ed i due cartellini rossi a Vitiello e Mezavilla che non hanno pesato sull’economia del risultato ma sicuramente peseranno non poco contro il Trapani. A Proposito dei Siciliani, la squadra di Italiano ha liquidato facilmente la Viterbese ed adesso sono a meno uno in classifica, questo dato fa capire il cammino delle Juve Stabia di questo periodo che non riesce piu’ a portare il colpo da tre a casa.
La partita:
Il rigore avrebbe scritto forse un finale diverso, ma questo non lo sapremo mai, possiamo dire con certezza che avrebbe messo la partita su determinati binari, la squadra e’ apparsa vogliosa a tratti nervosa con un finale che rovina molto i piani in vista per domenica. Oltre al rigore, un mezzo tiro in porta di un positivo Germoni, per il resto una gara a tratti noiosa con il Bisceglie che ha fatto una partita onesta ed alla fine il pareggio e’ stato giusto visto le poche emozioni che ha regalato questa partita.
I numeri che non funzionano:
Allora, se vuoi vincere il campionato, non puoi vincere sempre, anche perche’ i tornei sono fatti cosi’, vedi ad esempio la Premier League, oppure la serie B, dove i giochi sono tutti aperti detto questo, Rieti e Bisceglie sono veramente un bottino troppo magro se si vuol puntare realmente alla vittoria finale. La squadra appare stanca e nervosa, con la palla che spesso scotta tra i piedi delle vespe. Domenica una vittoria contro il Trapani metterebbe via alle critiche ma i numeri di questo 2019 danno torto alla Juve Stabia che si e’ vista rosicchiare un vantaggio importante.
Lode ai tifosi
Sono stati piu’ di mille i tifosi presenti a Bisceglie ed a loro va sicuramente un lungo applauso, senza aggiungere altro, onore a loro.