Uno, nessuno e centomila e’ un romanzo meraviglioso di Luigi Pirandello, la domanda e’ questa, come avete voi accolto questo pareggio? Un rebus, due punti persi oppure un punto guadagnato? La sfortuna lascera’ in pace le vespe? Tutte domande che cercano risposte
<strong>Le tifoserie:
E’ stata una gara dai mille e piu’ volti, e di cose da raccontare ne sono successe veramente molte. Per prima cosa, il ricordo di Catello Mari e lo spettacolo
dei tifosi di Juve Stabia e Cavese, prima e durante la gara.
La Gara
La Cavese e‘ partita meglio delle vespe, una bella gara per i ragazzi di Mister Modica, eroe della serata, Pugliese, autore di due goal. Le vespe hanno regalato agli ospiti la prima mezz’ora e questo e’ stato fatale poi sul risultato finale, ma oggi le assenze hanno emesso un giudizio troppo cattivo per gli uomini di Caserta.La Cavese si dimostra “Team di bestia cattiva”, una bella realta’, una squadra che gioca a calcio. La Juve Stabia ha graffiato tardi e purtroppo non e’ riuscita a dare la spallata vincente.
Con quella faccia un po’ cosi’
Branduani, sul secondo goal ospite e’ apparso poco reattivo, ma il portiere si e’ rifatto poi dopo, salvando sul contropiede bianco . Mastalli ha avuto la palla della gloria, il pallone che forse avrebbe cambiato anche il risultato finale, ma il giocatore
scuola Milan, ha cestinato da due passi la clamorosa occasione, male anche Nunzio Di Roberto, che rientrava da un brutto infortunio ha sparato praticamente a salve per tutta la partita, lo stesso Schiavi e’ apparso spesso troppo tenero nella giocata ma e’ un giovane e non possiamo certo buttare la croce sul ragazzo.
Le note liete
Elia e Vicente entrati nella ripresa hanno fatto un figurone, bene anche Troest che ha retto una difesa molto incerottata, Paponi ha graffiato e forse il peccato di questa sfida e’ stato Carlini, perche’ il giocatore si e’ acceso troppo tardi.
La sfiga
Gatto nero, vai via! Non bastava Allievi. Anche Marzorati e Vitiello, non stanno bene,
Troest ha stretto i denti e le vespe hanno perso pure Mezavilla durante la partita.
Adesso senza paura, per provare a scrivere una nuova pagina tutta da raccontare