Juve Stabia vs Cosenza: Un pizzico di romanticismo.


<strong>Juve Stabia vs Cosenza: Un pizzico di romanticismo.

Nel calcio moderno, gli esoneri oramai sono praticamente all’ordine del giorno ed in particolare nella Lega Pro dove per la serie è vietato sbagliare. Nel calcio moderno fatto di esoneri esiste una pagina che in un certo senso è cosa bella e romantica. Ci troviamo a Cosenza e stiamo parlando dell’allenatore Giorgio Roselli. Il tecnico dei Calabresi che in passato da calciatore ha vestito la maglia dell’Inter, guida con successo il Cosenza da oramai tre stagioni disegnando un team tosto, ordinario e molto quadrato. Per la Juve Stabia dunque un pericolo maggiore contro un dato fatto di amarcord condito con un pizzico di romanticismo.

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Cenni storici:

La sua carriera iniziò nel 1973 con la maglia del Fortis Spoleto, che vestì due stagioni prima di passare all’Inter: non riuscendo a soddisfare le aspettative della squadra milanese (vinse la Coppa Italia 1977-1978), fu ceduto nel 1978 alla Sampdoria. Passò a Genova quattro stagioni, dopo l’iniziale parentesi al Lanerossi Vicenza e coronate dalla promozione in Serie A nel 1981-1982.

Roselli (a destra ) in azione al Bologna nel 1983, in lotta per la palla con il perugino Mario Piga.

A fine stagione lasciò la Sampdoria per il Bologna, retrocesso in Serie B; l’anno successivo passò al Pescara, tre stagioni fino al 1986. Chiuse la carriera nel 1992, dopo aver vestito le maglie di Bari, Taranto, Alessandria, in Serie C.

Allenatore

Successivamente diventò allenatore, iniziando da Alessandria. Alla Cremonese, raggiunse in due stagioni la Serie B, dove fu esonerato, partendo dalla Serie C2. Scelto dal Grosseto, neopromosso in Serie B, come allenatore per la stagione 2007-08, viene esonerato dopo solo 3 giornate.[1][2]

Dal 20 gennaio al 5 ottobre 2009 ha allenato il Bassano Virtus. Il 6 luglio 2010 è preso per guidare il Lecco, dal quale si separa consensualmente il 19 maggio 2011 per non essere riuscito a portare la squadra ai playoff.[4][5] Il 24 gennaio 2012 è assunto a guida del Pavia dove riesce a conquistare la salvezza vincendo i playout sulla Spal[6]. L’anno seguente ottiene la salvezza con 40 punti. La sua avventura col club lombardo si interrompe a fine stagione.

Il 15 gennaio 2014 è ingaggiato dal Gubbio sostituendo l’esonerato Cristian Bucchi[7]. Il 28 ottobre dello stesso anno viene scelto dal presidente Eugenio Guarascio per guidare il Cosenza, succedendo all’esonerato Roberto Cappellacci. Il 22 aprile 2015 vince con il Cosenza la Coppa Italia Lega Pro.

 


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