Juve Stabia vs Rieti, editoriale di StabiAmore


Juve Stabia vs Rieti, editoriale di StabiAmore

Il punto del Presidente Gianfranco Piccirillo:

Dopo la sconfitta con il famigerato rigore del Massimino e quella dello stesso Catania a Reggio Calabria lo Stabia capolista era chiamato a rinsaldare il primato contro il Rieti dell’ex Capuano, rinfrancato da una striscia positiva di risultati, tra i quali spicca la vittoria col Catanzaro di Auteri. In effetti la gara è stata bella ed equilibrata, con un esito sostanzialmente giusto, seppure ottenuto dai laziali all’utima azione del recupero, ma la vittoria sfumata alla fine dallo Stabia non deve far dimenticare le occasioni da rete del Rieti nel primo tempo, tutte fermate da Paolo Branduani, grande protagonista del derby assieme agli autori delle reti Canotto e Gondo, alla consistenza sonora del tifo stabiese, ammirata da tutti i telespettatori sintonizzati su Rai Sport e all’esperienza di Eziolino Capuano, capace di ripetere l’impresa del suo Stabia a Terni nel campionato del 2007. Caserta, oltre all’indisponibilità di Nicolas Allievi per il noto infortunio deve fare a meno anche del suo cannoniere Paponi per un’inopinata squalifica, puntando sulla solita difesa con Branduani in porta, Marzorati, Troest, centrali, Germoni e Vitiello spostati leggermente sugli esterni e su un centrocampo composto da Viola, Calò e Carlini, a sostegno degli attaccanti esterni Canotto e Melara e centrale Bruno El Ouazni. Il Rieti, pur non vantando una rosa di grande qualità, annovera alcuni calciatori importanti e di prospettiva. Lo Stabia, un po’ per scelta e un po’ per la capacità degli avversari, preferisce non disporre sempre del pallino del gioco, riuscendo ad essere molto incisivo con le ripartenze di Canotto che finalmente torna a timbrare il cartellino del gol con una grande giocata e un bel diagonale che trafigge il portiere Marcone, appena dentro l’area di rigore, dopo aver reclamato nei primi minuti un rigore per un probabile fallo su Bruno El Ouazny. La gara è molto bella ed equilibrata con grandi parate di Branduani, prima e dopo il gol del vantaggio di Canotto e la spettacolare rovesciata di Carlini che coglie in pieno il palo alla destra di Marcone. Gli interventi del portiere stabiese sono decisivi per due volte su Marchi e una su Gondo e nella ripresa lo Stabia soffre la reazione dei laziali che impegnano l’ottimo Branduani, ma meno seriamente del primo tempo e non riesce quasi mai a proporsi in fase offensiva, nonostante i cambi. Caserta effettua il primo canbio, inserendo Vicente al posto di Viola e poi i nuovi esterni Elia e Torromino per Canotto e Melara e alla fine capitan Mastalli per un Calò in leggera ripresa. Torromino è ancora arrugginito dalla panchina di Lecce, seppure apparso in leggera ripresa e volenteroso nelle giocate offensive e lo Stabia avrebbe potuto raddoppiare con Carlini, che spreca da pochi passi una notevole occasione. In pieno recupero arriva la beffa finale per lo Stabia con Marzorati che cincischia nel rinviare una palla, favorendo il recupero di Gondo, che come Baclet nella gara dello Stabia a Terni, testè ricordata, realizza il punto del pareggio che per il Rieti è più prestigioso che utile alla sua classifica. Anche se fa male subire il pari all’ultima azione bisogna riconoscere che il Rieti ha disputato un’ottima gara, provando a rendersi pericoloso fino alla fine, sfruttando il cambio di uomini e di modulo del suo allenatore, che è molto più esperto di Fabio Caserta, che nonostante il pari e le eccessive polemiche fa rimanere in testa alla classifica lo Stabia dall’inizio di questa tribolata stagione. Insomma anche se è comprensibile sia l’amarezza finale di parte dei tifosi stabiesi che la decisione della società di attuare il silenzio stampa, il pensiero corre già alla prossima gara di Bisceglie in programma domenica, nella giornata precedente alla grande sfida del Menti contro il Trapani. Bisogna mettere al bando pensieri cattivi su questo pari e il pessimismo cosmico che aleggia in molti tifosi, timorosi di perdere primato e promozione in cadetteria perchè bisogna prepararsi per la fase decisiva di un campionato entusiasmante del quale in terza serie non ci sono precedenti nella storia del nostro amato Stabia, che la settimana scorsa ha compiuto 112 anni.

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