La Juve Stabia in Serie B! Editoriale di StabiAmore


Il Punto del Presidente dell’associazione Stabiamore, Gianfranco Piccirillo dopo la vittoria del campionato della Juve Stabia:

Lo Stabia coglie al Menti una promozione storica, battendo la Vibonese e vincendo un campionato che ha condotto praticamente dall’inizio con due giornate di anticipo, una serie B ottenuta per la prima volta senza passare per uno spareggio come nel 1950 o i play off come nel 2011, riscattando le sconfitte di Bassano e Reggio Emila delle passate stagioni. Devo complimentarmi con tutte le componenti, ma comincio con i tifosi che come contro il Trapani e nonostante la diretta della Rai hanno voluto riempire il Menti di colori e passione, facendo capire che lo StabiAmore è un sentimento profondo che sa manifestarsi in modo entusiasta e fragoroso per una squadra che peraltro in questa stagione ha mostrato qualità calcistiche e valori morali.

Lo Stabia ha disputato un campionato eccezionale e anche oggi ha offerto una prestazione bellissima soprattutto nel secondo tempo, che è stato entusiasmante per un altro gol decisivo della bandiera Mezavilla e diverse occasioni da rete, sventate dal portiere calabrese. Ma resteranno impressi nella mente soprattutto i cori incessanti e la magnifica festa dei tifosi, autori di un’altra straordinaria coreografia all’inizio della gara in tribuna scoperta e in curva, ed alla fine nel palazzo posizionato alle spalle dei distinti. Caserta, costretto a rinunciare ad Allievi per infortunio e a Canotto per squalifica, ha preferito puntare inizialmente su Branduani in porta, Troest, Marzorati, difensori centrali, Vitiello e Germoni, esterni bassi e su un centrocampo composto da Calò, Mezavilla e Carlini e sugli esterni Melara ed Elia a sostegno di Daniele Paponi.

La squadra calabrese, allenata da Orlandi, dispone dello stabiese Tito e dell’ex Obodo e ha avuto sempre un atteggiamento da squadra decisa a giocarsi le sue chance per rovinare la festa allo Stabia, riuscendo ad evitare il ruolo di vittima sacrificale, che quasi tutti le avevano assegnato. Lo Stabia infatti dopo una prima parte iniziale di dominio, nel quale è arrivato pure il vantaggio sul rigore di Paponi ha sofferto le giocate offensive della Vibonese che è riuscita prima a pareggiare su rigore e poi a colpire un clamoroso incrocio dei pali, chiudendo bene il primo tempo, anche se Elia e Paponi conquistano un paio di importanti occasioni per segnare ancora. Lo Stabia nella ripresa vuole vincere a prescindere dal risultato del Trapani a Rende e dai cambi di Caserta, partendo subito a spron battuto e trovando un altro gol importante del veterano Mezavilla che riesce a centrare la porta, facendo meglio di Carlini, che non c’era riuscito in una circostanza precedente molto simile. Il tecnico stabiese decide di far entrare prima Mastalli per Melara e poi Torromino al posto dello stesso eroe di Lentini Adriano Mezavilla, cambiando modulo e favorendo ulteriormente le giocate offensive dello Stabia soprattutto con il giovane Elia, devastante sulla corsia alta destra. Infatti proprio da un cross di Elia dopo un suo numero funambolico sul povero difensore vibonese Germoni ha la palla per segnare il terzo gol, sfiorato anche da Calò un paio di volte su punizione e da Paponi che ha fatto una grande giocata in area avversaria, ma poi si è fatto respingere il tiro dal bravo portiere Zaccagno.

A questo punto Caserta fa respirare Paponi e Carlini, stremati per aver dato tutto, inserendo opportunamente i centrocampisti Viola e Vicente, spostando Torromino al centro dell’attacco nei minuti finali, nei quali riesce a procurarsi un’occasione, ma non a sfruttarla nel modo migliore. Lo Stabia nella gara della matematica vittoria del campionato, davanti ad un pubblico numeroso ed appassionato ha dimostrato ancora una volta di essere una squadra molto forte, ma soprattutto compatta e di aver strameritato il primato perché capace di condurre la gara con accortezza e giocate di qualità, suffragate da una brillante condizione, insomma una formazione che rispecchia il carattere di Fabio Caserta, uomo brillante, caparbio e molto abile nella conduzione dello spogliatoio, nonostante sia praticamente al suo primo anno da allenatore patentato. Per questo sapendo di non fare nessun torto all’ottimo patron Manniello, all’importante club manager Improta, ai valenti dirigenti Polito, Amodio e Filippi a tutti i magnifici calciatori, voglio fare gli auguri di Pasqua e le felicitazioni per questo straordinario traguardo in primis all’allenatore del quale ho imparato ad apprezzare le qualità da quando calcava ancora i campi da gioco come centrocampista, ma ragionava già da tecnico oltre che da fantastico capitano e uomo squadra, per poi concludere rivolgendo gli auguri a tutti tifosi della squadra che hanno vissuto momenti di intensa commozione e felicità questo splendido sabato, proprio come lo scrittore di questo commento.

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