Monopoli-Juve Stabia, L’Editoriale di StabiAmore


Monopoli-Juve Stabia, L’Editoriale di StabiAmore

Il Punto del Presidente Gianfranco Piccirillo

Lo Stabia ottiene al Veneziani un altro pareggio con la porta inviolata, l’ultima rete subita infatti è un fatto che ormai riguarda la gara del girone d’andata a Brindisi, dopo un primo tempo brutto e avaro di emozioni e una discreta ripresa, nonostante la prova incolore in attacco del subentrante Torromino che peraltro ha responsabilità pure in difesa nell’azione che porta all’espulsione diretta di Troest. A Monopoli ancora una volta mancano i tifosi stabiesi della curva, ma non una rappresentanza di sostenitori fidelizzati giunti da Castellammare, in circa duecento, che hanno assistito ad una gara non brillantissima della loro squadra, ma con i consueti riferimenti arcigni nel settore difensivo, diventato a dir poco ermetico come dimostrano i numeri straordinari, che consolidano il primato europeo della squadra stabiese. Caserta dopo la gara di mercoledì col Catanzaro attua un mini turn over a centrocampo e in attacco, ma non in difesa, composta come al solito da Branduani, Marzorati, Troest, Allievi e Vitiello, mentre in mezzo al campo punta su Mastalli, Viola e Vicente a sostegno degli esterni offensivi Canotto e Melara e della punta Paponi. Dunque il modulo è il 4 3 3 contro una squadra di casa, allenata da Scienza e molto forte come lo Stabia in difesa, ma con qualche assenza in attacco. Lo Stabia nel primo tempo costruisce poco, ma parimenti non subisce nulla se non un tiro telefonato di Paolucci alla mezzora, che Branduani para con facilità e un altro fuori dello stesso Paolucci dopo un brutto errore di Allievi in area. Nella ripresa Caserta cambia il centrocampo inserendo Calò e Carlini per Vicente e Viola, affidandosi opportunamente ad una fisionomia tattica della squadra più geometrica ed offensiva, che porta la squadra a sfiorare il gol con Paponi e Mastalli e poi ancora nel finale con Torromino, entrato assieme a Bruno El Ouazni per Melara e Canotto, che manca l’azione più importante di una gara poco spettacolare dopo però aver commesso una vera e propria sciocchezza nell’azione dell’allontanamento del divino Odino dal campo per un fallo evidente sul vivace Paolucci, ma da cartellino più giallo che rosso. Comunque lo Stabia anche in inferiorità numerica riesce bene a gestire la gara in difesa, ma Caserta è costretto a togliere una punta come Paponi per coprire il vuoto dell’assenza di Troest con l’esperto jolly Mezavilla, considerando la prestazione determinata dei padroni di casa, che con il subentrante Maimone sfiorano il palo alla destra di Branduani. Insomma Caserta effettua prima cambi offensivi e poi l’ultimo conservativo che rafforzano il centrocampo e la difesa, rimasta imbattuta fino alla fine e ormai sono oltre sette gare consecutive, nonostante il confuso forcing finale del Monopoli che nel recupero non riesce mai a preoccupare seriamente Branduani, uomo simbolo di questa difesa dei record. I tifosi possono ritenersi soddisfatti nonostante aleggi qualche preoccupazione per le difficoltà attuali di forma di alcuni centrocampisti ed attaccanti e soprattutto per le giornate di squalifica che purtroppo saranno assegnate all’altro punto di forza della difesa, Magnus Troest, che dunque non potrà essere presente nella sfida di domenica prossima contro la Reggina al Menti e presumibilmente nel derby del Pinto con la Casertana.

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