- #NapoliStabia3a0 Dopo il pareggio per 3-3 del 1945 che portò allo scudetto non ancora assegnato e la sconfitta sfortunata del 2005, arriva un’altra grande prestazione dello Stabia nello stadio del Napoli. Nel primo tempo la squadra di Spalletti con i nuovi acquisti ha avuto la supremazia, ma non è riuscita a segnare per la buona impostazione difensiva organizzata da Colucci, secondo i dettami tattici impartiti nel ritiro di Pescocostanzo, che sono riuscito a seguire. Bravo anche il giovane portiere Barosi a respingere le pericolose conclusioni di Raspadori e Ndombele, che dimostra di essere in ottime condizioni, nonostante l’ostracismo subito da Conte nel Tottenham, ma capitan Tonucci e i colleghi di reparto tengono bene, coadiuvati nella fase difensiva anche dai centrocampisti. Lo Stabia avrebbe potuto segnare con Pandolfi sia in una situazione sospetta da rigore in area, che con lo stesso giovane attaccante ex Turris e Cosenza, che sarebbe potuto passare alla storia, rendendo onore a Maradona nello stadio a lui intitolato, con uno straordinario pallonetto da centrocampo, che costringe il portiere della nazionale Sirigu ad un intervento complicato per mettere la palla oltre la traversa. Solo nella ripresa con l’inserimento di forze fresche come Gaetano e Zerbin da parte di Spalletti il Napoli riesce a trovare la via del gol con un tiro molto potente e preciso di Ndombele, ma lo Stabia rimane in partita prima del finale in cui paradossalmente subisce due gol con tanti giovani della primavera partenopea in campo, realizzando anche il gol del pari con Scaccabarozzi, annullato però per fuorigioco. Inoltre se Danilo Russo deve compiere due parate importanti su un vivace Raspadori anche Sirigu deve impegnarsi a deviare in angolo un pericoloso colpo di testa di Guarracino. Per lo Stabia entrano prima Della Pietra e D’Agostino e poi Matino e Caldore, ma i giovani del Napoli brillano, soprattutto Ambrosino, capocannoniere dello scorso campionato di primavera, che realizza il raddoppio dopo essersi involato solo davanti a Russo in un’azione di contropiede, che dimostra la volontà dello Stabia di cercare il pareggio. La squadra di Castellammare avrebbe meritato almeno un gol, ma Marfella riesce ad evitare la capitolazione con un buon intervento sugli sviluppi di un angolo, mentre il Napoli segna addirittura il terzo gol con un tiro di Zerbin che sorprende il terzo portiere Sarri, entrato anche lui nel finale. Insomma è stato un buon allenamento per le due formazioni e una bella festa per il pubblico che ha gremito lo stadio con una folta e calorosa partecipazione della tifoseria stabiese, che ha riempito completamente il settore ospite, ma che era presente in tutti i settori, assieme ai napoletani per confermare un’amicizia che si può definire storica, nonostante la sconfitta dei partenopei nel famoso campionato del 1945, che fu vinto con merito dal grande Stabia di Romeo Menti.