Palermo-Juve Stabia 2-4, il punto post gara di StabiAmore


Palermo-Juve Stabia 2-4, il punto post gara di StabiAmore

Palermo-Juve Stabia 2-4, le vespe si regalano un pomeriggio da favola alla Favorita di Palermo:

Padalino ha dovuto fare fronte a diversi problemi per i soliti infortuni e le squalifiche di Vallocchia e Troest che hanno stravolto il modulo che gioco forza si è dovuto adattare con esiti negativi nei primi minuti, ma poi estremamente interessanti nel corso di una gara, che diventa man mano molto piacevole. Sul gol iniziale di Luperini pesa questa strana moda che sta prendendo il calcio italiano di cominciare il gioco dal basso con la smania di passare troppo spesso la palla al portiere, che ha portato Luperini ha sfruttare soprattutto gli errori di Russo e Berardocco, ma con il resto dei difensori non esenti da colpe. In difesa, senza il capitano divino Odino, Padalino schiera Elizalde Esposito e Mule’ e a centrocampo Lia e Rizzo affiancano Berardocco e Scaccabarozzi con il giovane Guarracino schierato a sorpresa assieme a Fantacci a sostegno di Marotta, unica punta. Lo Stabia soffre molto inizialmente gli attacchi dei padroni di casa, ma poi Berardocco trova il pareggio con una grande conclusione da fuori e la squadra comincia a giocare con attenzione e a dimostrare il valore del prodotto del vivaio stabiese Guarracino, che nella ripresa è protagonista sull’azione del vantaggio che comincia El Diablo Marotta, con la sua rifinitura a beneficio di Fantacci che dopo aver fatto una bella giocata e triangolato con lui realizza il secondo gol dello Stabia, il terzo personale. Lo Stabia comincia addirittura a dare spettacolo con azioni su azioni sia prima che dopo gli ingressi di Bovo e Borrelli per Guarracino e Fantacci e una difesa che assume grande sicurezza con le parate di Russo che riscatta la mezza frittata del primo tempo soprattutto con una grande parata sul palo su conclusione del neo entrato Rauti. Lo Stabia nella sua storia, nonostante due pareggi come quello più volte ricordato in settimana dalla nostra testata del 1999, non aveva mai segnato nemmeno un gol alla Favorita e quindi mai vinto e in questo pomeriggio infrange questo tabù nel modo migliore. Infatti finalmente Marotta torna ad essere Barbagol, realizzando prima su assist di Scaccabarozzi e poi con una splendida azione personale, dimostrando di essere un attaccante importante per il futuro delle vespe. Nel finale dopo gli ingressi di Caldore e Suciu per Berardocco e Rizzo e poi di Iannoni per Lia lo Stabia avrebbe potuto segnare ancora con azioni personali di Borrelli, Iannoni e lo stesso Marotta, che si sarebbe potuto portare il pallone a casa, se il portiere non avesse fatto un buon intervento.

Il Palermo di Filippi tra i cinque cambi si gioca la carta Santana, il protagonista del derby col Catania e calciatore che ha giocato con i rosanero in tutte le categorie e il brasiliano da l’assist a Luperini per il gol del 2 a 4 che mette un pochino in tensione lo Stabia nei minuti finali e di recupero. Padalino oggi ha dimostrato di saper fare le giuste scelte soprattutto in corso d’opera, vincendo una gara importante, che consente di portarsi in una buona posizione nella zona dei playoff promozione, ottenendo praticamente la certezza matematica della permanenza nella categoria già a questo punto del campionato. Il bicchiere insomma è ampiamente mezzo pieno per una stagione di transizione dopo i fatti negativi della scorsa stagione, ma giocando come nella ripresa nessuna impresa può essere preclusa alla formazione di Padalino, che può diventare la mina vagante dei complicati spareggi play off per la promozione in serie B, che da diversi anni prevedono un meccanismo simile ai mondiali o a una coppa europea. Nel recupero l’arbitro commette qualche errore nei provvedimenti disciplinari, espellendo un calciatore rosanero meno colpevole di un altro e dispensando ammonizioni da una parte e dall’altra. Ora bisogna continuare a vincere anche al Menti, a partire dal derby con i rivali storici della Turris nel prossimo turno. I tifosi stabiesi possono tornare a gioire per una bella goleada in trasferta contro un avversario blasonato come il Palermo e distrarsi dalla difficile situazione che si vive a Castellammare per la situazione dei contagi del maledetto corona virus, complimentandosi con tutti i calciatori e il tecnico, protagonisti di questa vittoria allo stadio Barbera di Palermo, destinato a passare alla storia, proprio come lo 0-0 del 31 gennaio 1999.

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